Un post pieno di cattivi sentimenti

Roma è una città che mi irrita tantissimo. Presa da piglio ecologista (nonché da panico da ingorgo) ho deciso che me ne sarei andata a piedi dalla stazione all'hotel, perciò mi sono stampata da internet piantina e istruzioni. Il sito diceva che ci avrei impiegato 18 minuti. Ce ne ho messi 40. Intanto perché le istruzioni non erano chiarissime e poi perché il sito non considerava sanpietrini, nomi di vie assenti, salite e discese e soprattutto il trascinamento di un pesantissimo trolley carico del materiale del convegno. E poi ero lì, alle prese con questa cartina imprecisa e incomprensibile, quasi impossibilitata ad attraversare la strada senza essere stirata come una frittella e con un umore da zona industriale di periferia e ho alzato gli occhi e c'erano le terme e degli edifici bellissimi e piazza della Repubblica e le fontane e questo mi ha irritato ancora di più, perché invece di godermi la città dovevo trascinare il pesantissimo trolley verso l'albergo.
Poi però la sera sono uscita a cena con la mia amica e mi è passato tutto (fino al giorno dopo che mi sono trascinata dal luogo del convegno fino alla stazione sempre a piedi e oltretutto faceva pure caldo, ma direi che vi risparmio la ripetizione di cose già dette).
Il secondo cattivo sentimento del post è l'invidia. Avete visto questo post qui? Avete visto com'è bella la sua torta nocciole e cioccolato? Be', l'ho fatta anch'io, sabato. Volete vedere com'è venuta a me? Davvero lo volete vedere? Eccovi accontentati.
cioccolato e nocciole
La ricetta viene dalla Cucina del Corriere della Sera e ve la metto qui lo stesso, a voi verrà meglio (buona è buona, comunque).

Ingredienti
380 g di farina
120 g di cioccolato fondente
100 g di nocciole
80 g di burro
100 g di zucchero
20 g di cacao amaro
2 uova
1 bustina di lievito
2 dl di latte
sale

Nel frullatore tritare le nocciole fino a ridurle in granella. Tritare il cioccolato con un coltello affilato e unirlo alle nocciole. Mescolare e tenerne da parte un paio di cucchiai.In una ciotolona mescolare il cacao, la farina, lo zucchero, il sale (una presa), il latte, le uova, il lievito e la granella preparata in precedenza.Lavorare bene per amalgamare tutti gli ingredienti unendo pian piano il burro finché l'impasto si staccherà dalla ciotola.Rivestire uno stampo circolare con carta da forno, versarci l'impasto, livellare e infornare a 180/190° per 20 minuti; trascorso questo tempo, aprire il forno e cospargere la superficie con la granella rimasta. Proseguire la cottura per altri 10/15 minuti o finché inserendo uno stuzzicadenti ne uscirà asciutto e non umido.

14 commenti:

Sara B ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 12:55

ahahahhah come ti capisco! ho vissuto a roma per sei anni, l'amavo tantissimo, ma alla fine i suoi tempi e i suoi modi avevano quasi sopraffatto la sua bellezza :-P della torta cosa dire... anzi dimmi una cosa tu: era buona? se sì, la ricetta è riuscita. in barba all'estetica (che comunque, devo dirti, quella foto mi sa di "goloso"). e stop :)

Alem ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 13:20

a roma è impossibile vivere, e te lo dice una romana. Non solo ti irrita, ma ti distrugge lentamente.
Forse è per questo che noi romani siamo così lenti, ed prendiamo la vità un po' "cosi" alla MO'VED0, MO'FACCIO, E VVABBE''...
E' sopravvivenza la nostra.

Volevo fare quella torta oggi pome...
mi basta sapere che è buona!

marsettina ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 13:20

te la rubo sta' torta!

fiamma ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 13:40

te l'avevo detto di non fartela a piedi:)

(scrivo sgranocchiando un tuo biscotto, gnam)

f.

lise.charmel ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 14:00

salsadisapa, alem, vorrei aggiungere che io sono un'isterica milanese e questo peggiora le cose, però era bello ieri mattina starsene in giro vicino al pantheon con su solo tubino nero e golfino: qui a milano ora piove!
la torta è buona, ma è un po' "mappettosa", forse bisognerebbe diminuire un po' le quantità di farina
marsettina, ruba ruba, ce n'è ancora un po'
fiamma, ma lo sai che i cattivi sentimenti mi fortificano :)
(vuoi vedere che ho trovato il modo di farti mettere su un po' di peso?)

Clementina Urbano ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 14:01

Grazie per la ricetta sembra squisita.

Federica Simoni ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 15:17

ma dai io la trovo super!!

Caroline ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 17:40

Certo che se tu fotografi la torta dentro alla tortiera con quella luce secca etc. è ovvio che il confronto non regge. Forse dovevi sminuzzare di più il cioccolato ma mi sembra che nel complesso la torta sia venuta bene.

dandaworld ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 17:55

Ma povera Lise!!!
Conoscendo Roma ed essendoci vissuta per quasi venti anni non mi sarebbe passato per niente in mente, di andare a piedi, nonostante le mie fisse ecologiche a volte rasentano l'assurdo!
A volte l'ho fatto però e mi son pentita. Roma è così, una città bella ma crudele. O la ami o la odi. Io ho iniziato ad amarla e poi l'ho odiata fino in fondo, tanto da scappare!
Tuttavia non ci sono città belle e intrise di storia come Roma, il clima è mitico e il mio compagno da più di tredici anni è romano. E ho detto tutto! :)
La tua torta??? Booooonaaaa!!! ;Danda

Lo ha detto...
26 novembre 2009 alle ore 23:18

uhhh mi dispaice che roma ti ha fatto venire i nervi ...per me è solo da turista...mentre trovo la tua torta così bella....un bacione

lise.charmel ha detto...
27 novembre 2009 alle ore 09:14

buongiorno a tutte!
caroline, quella è la luce che ho in casa, di meglio non ho. la torta è dentro la tortiera perché non ho uno stampo a cerniera e a tagliarla si sbriciola parecchio: se avessi tentato di tirarla fuori l'avrei distrutta (per non parlare di fotografare con una gatta intorno). ma comunque al di là delle questioni fotografiche, si vede bene che la sua è venuta meglio: più alta, più soffice della mia
danda, forse l'alternativa sarebbe stata il metrò, ma col taxi sarei terribilmente finita in un ingorgo: io brontolavo tirando la valigia, però camminavo: le auto erano tutte ferme
lo, massì, io sono fatta così, ho un caratteraccio e tutto mi irrita, ma poi passa :)

Sick Girl ha detto...
27 novembre 2009 alle ore 12:19

a roma ci sono stata solo una volta ed anche io ero un po' infastidita dal traffico dall'assenza di indicazioni con il Marito che ci ha vissuto anni tentava di sedarmi.
La torta mi ingolosisce parecchio (capisco che poi uno ci rimanga male io quando mi si è sgonfiata la ciambella domenica non ero affatto consolata dal fatto che anche se un po' appiattita fosse buona).

il gatto goloso ha detto...
27 novembre 2009 alle ore 22:01

L'hai fatta! :)
Invidia di che? Io l'ho detto, è stato solo fortuna che la torta sia rimasta così alta... il forno quel giorno era nel suo momento sì... ci credi se ti dico che è una delle poche torte decenti che ho sfornato? Sarà che non ho ancora imparato a regolare la temperatura in modo corretto, sarà che ho scoperto da pochissimo che a fine cottura il dolce va lasciato nel forno con la porta leggermente aperta... bah! Fatto sta che sono felice! :)
In effetti un po "stopposa" lo era soprattutto il secondo giorno però... ma da colazione è perfetta! :)

Ho scritto troppo?!?!? :)

edi ha detto...
28 novembre 2009 alle ore 16:07

"il sito non considerava sanpietrini, nomi di vie assenti, salite e discese e soprattutto il trascinamento di un pesantissimo trolley carico del materiale del convegno"

empatiiissima.