Quando il caldo estivo viene interrotto da qualche giornata fresca non mi par vero di poter riaccendere il forno senza troppi patimenti. Anche la micetta Pina ne subisce il fascino, forse perché ci si vede riflessa: le piace moltissimo alzarsi sulle zampine posteriori e guardare dentro. Accesso o spento per lei non fa differenza, ma se ci armeggio allora solleva il capino verso di me miagolando. E io cerco di tenerla lontana perché non si scotti: visto che salta sempre dentro la lavastoviglie è un attimo che salti dentro il forno e si faccia un giro di cottura insieme all'ennesima torta!
Coccolami!
Domenica mattina infatti lei e io eravamo chiuse in cucina mentre il moroso e suo padre in sala attaccavano le lampade al soffitto. Così ho ben pensato di sfruttare il tempo da reclusa per fare anche un cake dolce, semplicissimo: dopo aver visto tante foto di cake tutto sabato sera avevo veramente tanta voglia di mettermi all'opera!
Il cake che vedete presentato non è tra le ricette del libro, ma lo stesso mi è stato utile per definire le proporzioni tra la farina e le mandorle tritate.
Sono molto orgogliosa del risultato: non solo è buonissimo, ma ha anche la minirientranza superiore come il cake nella copertina del libro!
Cake mandorle e cannella
Cake mandorle e cannella
Ingredienti
150 gr di farina 00
100 gr di farina di mandorle (io ho frullato 100 gr di mandorle)
3 uova
150 gr di zucchero
80 gr di burro ammorbidito
1/2 bustina di lievito
2 cucchiaini di cannella

Montare le uova insieme allo zucchero con la frusta elettrica per farle diventare spumose. Aggiungere il burro ammorbidito tagliato a pezzettini e amalgamarlo sempre con la frusta elettrica. Personalmente ho notato che se il burro viene aggiunto ammorbidito e non fuso la crosticina esterna del cake risulta più croccante e gradevole.
Amalgamare la farina di mandorle e successivamente quella di grano tenero setacciata con il lievito. Aggiungere una generosa dose di cannella e infornare l'impasto in una teglia da cake imburrata o ricoperta di carta forno. Cuocere per 40 minuti a 180°C.
Sformare quando il cake è ancora tiepido (questo è un suggerimento del libro!)
Col caffè si sposa benissimo.
Avevo promesso ieri che avrei raccontato meglio di quelle fettine che sbucano in alto a sinistra nella foto delle polpettine di riso.
E infatti eccomi qua. Sabato pomeriggio mi sono presa un'ora e mezza di pausa dai lavori casalinghi per fare un giro al reparto culinaria della Feltrinelli. Che tra l'altro è proprio accanto a quello degli animali domestici, così ho sfogliato un po' di manuali per la cura del gatto (anche se ne ho già due), in cerca di suggerimenti per rendere sempre più felice la mia Pina.
Tra l'altro per quanto riguarda l'acquisto "culinario" avevo già perfettamente in testa cosa portarmi a casa, perciò non ci ho impiegato troppo tempo: trovati i due volumi, acchiappati e portati a casa.
Mentre io facevo l'acquisto il moroso andava a correre e tornava a casa stanco e poi, adducendo come motivazione la pioggia mi chiedeva se mi spiacesse non uscire quella sera.
Be'. Io avevo due libri di cucina da sfogliare, non era un problema. E poi ho pensato... ma non fa troppo caldo, posso perfino accendere il forno!
Ed ecco che è arrivato, dritto dritto da Cakes dolci e salati, il mio primo cake salato. Che devo dire, era un po' che volevo provare a farne uno. E in giro per la rete ci sono un sacco di ricette sfiziose. Eppure nessuna era quella giusta, quella che mi faceva dire: "Questo lo provo!" Mentre sul libro, chissà, sarà il fascino della carta stampata, per me ancestrale, ma ce ne sono tantissimi che vorrei sperimentare.
Ed ecco qua: cake salato zucchine e parmigiano
cake salato zucchine
Il lettore esperto riconoscerà il ricettario nella foto.
Ingredienti
250 gr di farina
3 uova
10 cl di latte
10 cl di olio
2 zucchine
100 gr di parmigiano
100 gr di gruyere grattugiato
sale e pepe
1 bustina di lievito per torte salate

Sbattere le uova con olio e latte, aggiungere la farina setacciata (io ci ho messo quella integrale), i due formaggi, le zucchine lavate e tagliate a pezzettini, salare, pepare e aggiungere infine il lievito, sempre mescolando bene.
Versare il composto in uno stampo medio da plum cake precedentemente imburrato e infornare a 180°C per 45 minuti. Si consuma bene come alternativa a un pane sostanzioso.
Avviso subito che questa ricetta si aggiudica il poco ambito titolo di peggio foto di tutto il blog (e sì che era difficile), ma i lettori non si facciano scoraggiare dall'aspetto deprimente: la ricetta è valida e il moroso non solo ha spazzolato di gusto, ma ha anche affermato che questa preparazione sale subito sul podio delle sue ricette preferite.
A dire il vero era stato proprio lui a chiedermela: stavo sfogliando l'ultimo numero di Cucina Moderna, ero arrivata al servizio sui risotti estivi e lui è rimasto attratto dall'insolito formato, io ho letto la ricetta, ho visto che in casa c'erano tutti, ma proprio tutti gli ingredienti (cosa rarissima in casa nostra: c'è sempre qualcosa che manca e che devo sostituire o omettere), anche perché sono ingredienti davvero di base, perciò l'ho accontentato.
L'unico dettaglio è che noi mangiamo solo riso integrale, che ci mette moltissimo a cuocere (infatti abbiamo pranzato tardissimo!), voi se ne avete utilizzate del riso che in 15 minuti è pronto.

Polpettine di riso con prosciutto crudo
Polpettine di riso
Ingredienti per due persone
50 gr di riso
350 ml di latte
40 gr di burro
3 cucchiai abbondanti di parmigiano
3/4 fette di prosciutto crudo
una spolverata di timo
sale e pepe

Scaldare il latte e al momento della bollitura versare il riso e salare. Cuocere per circa 15 minuti o comunque finché il latte non si è rappreso e il riso è diventato morbido. Salare, pepare, aggiungere il parmigiano e mantecare con il burro. Far raffreddare la preparazione e aggiungere il timo e il prosciutto tagliato a striscioline. Mescolare bene e con il composto formare delle polpettine. A questo punto io le ho cotte in forno per pochi minuti a 180°C, anche se la ricetta suggeriva di friggerle. Probabilmente vengono più croccanti, ma io volevo eliminare un po' di calorie e ieri comunque si poteva ancora accendere il forno.
Adagiare su un letto di insalatina, la ricetta suggeriva anche una tagliatina di melone, ma io sono talmente impedita a tagliare che ho preferito ometterla e il melone ce lo siamo mangiato dopo.
I lettori più attenti avranno notato delle fette di qualcosa di scuro in alto a sinistra nella foto: per quelle tornate domani!
Ieri con il mio Gruppo d'Acquisto Solidale sono andata a visitare un allevatore di maiali allo stato brado in Val di Taro. Oltre a una ventina di maiali rosei e felici (dai quali ricava ottimi salumi), ha anche un frutteto dove coltiva mele, pere, ciliegie, ribes e lamponi, più qualche altro frutto di bosco.
Oltre a venderla, con la frutta ci fanno succhi, composte, mostarde e marmellate. Il posto si chiama Casembola, è una frazione di Borgotaro, un posto bellissimo nelle colline parmensi, a una manciata di chilometri dalla Liguria.
Purtroppo ho fatto pochissime foto, per cui non posso mostrare la meraviglia del luogo e come si stava bene in quell'aria pulitissima, il cielo terso e la piacevole brezza.
Rosse e succose
Il pranzo, ci avevano detto le organizzatrici della gita, sarebbe stato al sacco. In realtà i due proprietari della tenuta ci hanno offerto tantissime cose buone preparate da loro (torte salate con erbette, salami, mostarde, marmellate, composte, biscotti ripieni, una crostata e anche succo di mela), per cui avrei potuto anche arrivare là senza la borsa frigo.
Invece sabato pomeriggio, dopo un giro per negozie e dopo aver speso un patrimonio in profumeria (a volte ho di queste debolezze), sono corsa a casa a fare una torta salata con... (indovinate!) zucchine e gamberetti. E come ti sbagli?
Ormai sono diventata monotematica, mi sento già che perderò dei lettori per questo. Del resto, se c'è gente che continua a tornare nonostante le foto orribili (se vado avanti così tra un po' ci metto gli schizzi), qualche speranza ce l'ho ancora...
La ricetta viene sostanzialmente da un vecchio preziosissimo numero di Cucina Moderna serie Oro dedicato alle torte salate, che io ho leggermente modificato per renderla un po' più leggera.

Torta salata zucchine e gamberetti
torta_salata_zucchine_gamberetti
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia pronta
250 gr di ricotta (la ricetta originale chiedeva la panna)
uno/due cucchiai di latte
2 zucchine
1 vasetto di gamberetti (ca. 150 gr, anche di più volendo)
3 uova

Stendere la pasta sfoglia, con ancora la carta forno, su una teglia, bucherellarla e metterla in forno a 180°C per 5 minuti. Nel frattempo, lavare, affettare le zucchine sottili sottili e farle saltare in padella per tre minuti con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Sbattere le uova con il latte e aggiungere la ricotta amalgamando bene. Salare e pepare.
Ritirare il guscio di pasta dal forno, cospargere il fondo di zucchine e gamberetti ben scolati e ricoprire con il composto di uova e ricotta. Riprendere la cottura in forno sempre a 180°C per 15 minuti.

Nonostante la bontà di quello che ci è stato offerto ieri, le nostre fette di torta salata ce le siamo mangiate lo stesso e l'avanzo è il mio pranzo di oggi.
Alla bottega della tenuta ho comprato diverse marmellate sfiziose: credo proprio che nei prossimi giorni finiranno in qualche ricetta, perciò nonostante tutto... Stay tuned.
Ebbene sì, come ho già detto, mangio in ufficio solo di venerdì, quando poi ho il corso di tedesco, che mi hanno addirittura spostato alle 12.30 e finisce alle 14.30, quindi in piena "pausa" pranzo.
Oggi poi c'è anche il test di verifica e io non studio mai... Però almeno prima di andarci mi sono preparata un pranzetto leggero e gustoso. Tanto lo so che lo stesso mi verrà un sonno pazzesco durante la lezione.
riso venere, zucchine e gamberetti
Riso Venere con zucchine e gamberetti
50 gr di riso venere
1 zucchina piccola
2 cucchiai di gamberetti da vasetto
1 cucchiaio di curry in polvere

Lessare il riso in acqua salata per il tempo indicato sulla confezione (dicono che ci metta un sacco a cuocere, il mio, marca Gallo, cuoce in 18 minuti, che non è tanto: i miei risi biologici integrali cuociono mediamente per 45 minuti!). A parte tagliare la zucchina lavata a rondelle e saltarla in una padella dove era stato fatto scaldare un cucchiaio d'olio. Quando le zucchine sfrigolano aggiungere il curry e due/tre cucchiai dell'acqua di bollitura del riso.
Scolare il riso al dente, farlo saltare un minuto con le zucchine, salare se necessario e aggiungere i gamberetti.
Il libro che si vede nello sfondo della foto è la lettura del momento: "L'arte dissente" di J. Winterson, una delle mie scrittrici preferite.
L'altro giorno il fratello del moroso era a casa da solo perché i loro genitori erano in crociera. Allora il moroso gli ha telefonato per invitarlo a pranzo. Sulle prime suo fratello era in dubbio: "Mah, non so, cosa c'è da mangiare? Io la pasta non la mangio"
E io: "Volevo fare la pasta zucchine e gamberetti"
Lui: "Va bene, all'una sono da voi"
Alla faccia della ferrea volontà!
Quindi ecco qui la pasta che ha conquistato l'altra metà della famiglia.
tagliolini zucchine e gamberetti
Tagliolini integrali gamberetti e zucchine
Ingredienti
250 gr di tagliolini integrali
2 zucchine
2 cucchiai di gamberetti

Lessare la pasta al dente in abbondante acqua salata. Contemporaneamente lavare le zucchine, tagliarle a rondelle e farle saltare in una padella dove precedentemente era stato fatto scaldare un cucchiaio d'olio. Io ci avevo aggiunto anche un pizzico di aglio/peperoncino secco. Scolare la pasta, alzare il fuoco sotto la padella delle zucchine, aggiungervi la pasta e i gamberetti.
Non salare troppo che i gamberetti sono saporiti già di loro.
Pochissima fatica e piatto ripulito.
Nel posto dove lavoro c'è un tizio famoso in tutta l'azienda per le sue frequenti sgrammaticature e storpiature linguistiche, sia che parli in italiano (che teoricamente sarebbe la sua madrelingua) che in inglese.
Le sue frasi celebri volano di bocca in bocca perché chi le sente chiama subito all'adunata tutti i colleghi per riferire le perle.
Tra le più celebri, la confusione tra quanDo e quanTo, quinDi e quinTi, "Sei tu che segui la gente?" (= Sei tu che segui le agende?), "il settore bildi e co'strazio" (= il settore building e construction") e "Diamoci un trancio" (= diamoci un taglio).
Così tutte le volte che al supermercato ordino un trancio di tonno o di altro pesce, non posso fare a meno di pensare a lui e ridacchiare tra me e me, mentre me ne sto in coda con il numeretto.
Tra l'altro il trancio di tonno mi risolve tantissime cene in men che non si dica: basta schiaffarlo in forno per pochissimi minuti per avere un secondo superlusso senza nessuna fatica.
Quando arriva l'estate poi, grazie alla disponibilità, mi piace farlo con le zucchine, che senza aggiungere difficoltà, ne fanno un piatto apparentemente superlusso.
Bistecca di tonno con fiammiferi di zucchine
Bistecca di tonno e fiammiferi di zucchine
Ingredienti (per due persone)
1 trancio di tonno grande o due piccoli
1 zucchina
1 rametto di timo

Affettare la zucchina a rondelle e le rondelle a fiammiferi. Posizionare il trancio di tonno su una teglia ricoperta con carta forno precedentemente unta. Cospargerlo di fiammiferi di zucchine, salare, ancora un po' di olio e rametto di timo.
Cuocere a 180°C per 10/15 minuti.
QuinTi... mangiare!
L'inverno appena trascorso è stato caratterizzato per me dalla notevole produzione di biscotti, grazie alle formine che il mio migliore amico mi ha regalato per Natale. Notevole produzione per me, che non li avevo mai fatti prima: magari per altre si tratta invece di una banalità. Be'. La prima volta che ho provato a farli ho recuperato una ricetta su internet di una frolla semplicissima. Erano venuti molto carini, ma non riuscivo a capacitarmi del fatto che fossero tanto chiari e che stessero in forno solo per poco più di dieci minuti. Così ho aumentato e aumentato la cottura e alla fine ho tirato fuori dal forno delle piccole pietre di forme deliziose, ma completamente immangiabili.
Poi è arrivato un numero di Cucina Moderna serie Oro dedicato a biscotti e crostate e l'immancabile Libro d'Oro dei Biscotti. Ho cominciato a sperimentare, con alterne fortune.
Insomma, comunque venerdì scorso le cose stavano così: avevo comprato panna e lamponi per farci un semplice dessert, ma poi mi è avanzata molta panna, così ho pensato di farci i biscotti, visto che non li facevo da un po' e che venerdì faceva abbastanza freschetto e potevo accendere il forno senza dispiacere.
Così ho recuperato dal Libro d'Oro dei biscotti una ricetta di frollini con la panna. Solo che nel farla mi sono resa conto che la quantità di panna necessaria era molto inferiore a quella a mia disposizione, che oltretutto stava per scadere. La dovevo usare tutta!
Perciò ho pensato di diminuire proporzionalmente il contenuto di burro, ma si vede che le proporzioni mi sono un po' sfuggite, mi sono così ritrovata tra le mani un impasto molliccissimo, assolutamente impossibile da lavorare. Che ho fatto allora? L'ho faticosamente trasformato in un salsicciotto e l'ho ficcato in frigo. Il giorno dopo l'ho tirato fuori e si era già ben solidificato, così invece di usare le formine l'ho tagliato a fette e l'ho cotto come al solito.
Il risultato non mi è affatto dispiaciuto.
Biscotti a fette con gocce di cioccolato
Biscotti a fette con troppa panna
Ingredienti
350 gr di farina
100 gr di maizena
2 cucchiaini di lievito
125 gr di panna fresca
120 gr di zucchero
1 cucchiaio di burro fuso
1 pizzico di vaniglia in polvere
1 uovo
1 manciata abbondante di gocce di cioccolato

Mescolare nel mixer tutti gli ingredienti, ad esclusione delle gocce di cioccolato, che verranno inserite all'ultimo momento, preferibilmente mescolando l'impasto con un cucchiaio o una spatola.
Preparare con l'impasto un salsicciotto, avvolgerlo nell'alluminio e farlo riposare in frigorifero per una notte (io ce l'ho lasciato per quasi 24 ore).
Quando l'impasto è diventato solido, affettarlo in biscotti di circa mezzo centimetro di spessore, poggiare le "fette" su una teglia coperta di carta da forno e infornare a 180°C per 12 minuti. Con questi ingredienti mi sono venute due teglie di biscottoni.
Qui si vede bene anche la scatola:
Foto 480
Col caffelatte sono perfetti.
Il mio fidanzato mi chiama solitamente con l'iniziale del mio nome di battesimo, ma gli piace anche usare tanti nomignoli teneri. Tra questi Briciolina è uno dei miei preferiti.
A proposito di briciole, come dice anche la Precy, ultimamente sono di gran moda. Non solo lei ci ha fatto una ricetta originale sbriciolando una colomba sulla pasta, ma c'è anche un bel servizio con tanto di copertina su Sale e Pepe di giugno.
Io, si sa, sono meno chic e mi sono accontentata di una ricetta semplice ma gustosa (e preparata in pochissimo tempo), ripescata dal numero di giugno di Cucina Moderna, che potete vedere ritratto anche nella mia foto, per un rapido e impietoso confronto.
Fusilli con pesto alle erbe aromatiche
Tra l'altro io praticamente non ho in casa pasta bianca: a parte gli spaghetti tutto il resto è o integrale o al farro che tanto mi piace, questo spiega il colore più scuro della mia preparazione.
Spaghetti con pomodorini e pesto di erbe aromatiche
Ingredienti per due persone
160 gr di fusilli
100 gr di pomodorini perini
1 fetta di pane raffermo
2 cucchiai di parmigiano
1 manciata di foglie di rosmarino, timo e salvia
1 manciatina di pinoli
1 spicchio d'aglio (facoltativo, infatti io non ce l'ho messo)

Lessare i fusilli in abbondante acqua salata. Lavare i pomodorini e tagliarli in due o se sono grossi in quattro. Frullare insieme l'aglio, il parmigiano, la fetta di pane e le erbe aromatiche, aiutandosi con un filo d'olio. Servire la pasta con i pomodorini crudi e il pesto di erbe, pane e parmigiano. Aggiungere i pinoli alla fine.
In questi giorni, tra il pranzo a casa della mamma e gli ospiti ieri per merenda mi sono trovata più del solito davanti al forno a produrre dolcetti.
Il primo dei due, che ho preparato addirittura due volte in pochi giorni (per la colazione è veramente perfetto) è una rivisitazione del pane di banana già postato qui. L'unica modifica è stata l'aggiunta di pezzetti di fragole nell'impasto e devo dire che ci stanno benissimo.
Pane_banana_fragola
L'impasto è un po' scuro, perché mentre preparavo mi sono resa conto (come mio solito) che la farina 00 era insufficiente, quindi l'ho dovuta tagliare con farina integrale. Devo dire che quasi lo preferisco.
Per il pranzo da mia madre invece ho voluto provare una ricetta che corteggiavo da molto, ovvero il clafoutis di ciliegie. La ricetta di questo dolce si trova abbastanza facilmente, ma, come spesso accade, quando una ne ha bisogno non sa mai dove l'ha vista, perciò mi sono rivolta a una delle mie bibbie personali in fatto di ricette, ovvero la cavoletto.
La ricetta è questa e non la sto a postare nuovamente, visto che l'ho seguita letteralmente (solo, ho un po' ridotto gli ingredienti, visto che a casa avevo solo 300 gr di ciliegie e una teglia piccola, del resto eravamo in tre a pranzo).
Il risultato ovviamente non è paragonabile (rido).
clafoutis_ciliegie
Però era molto buono lo stesso. Unica nota mia personale: la prossima volta non ci rimetterei le mandorle, a gusto mio lo rendono un po' troppo stucchevole. Tra l'altro, la crema così preparata, con le mandorle, credo si chiami frangipane.
Insomma, comunque dopo questo "ponte" (io lunedì ero in ufficio però) temo di avere la glicemia alle stelle!