Ebbene sì, ultimamente sono monotematica. A casa nostra si mangiano solo insalatone con la frutta. Che poi uno pensa: chissà come sei magra a mangiare solo queste cose. E invece no: a pranzo al lavoro mangio pizze, focacce e robacce, per non parlare delle pause alle macchinette del caffè e quindi sono sempre bella rotondetta.
Però insomma, chi è a dieta e ligio può ben saltare la parte "robaccia" della macchinetta e dedicarsi solo a fresche insalate: visto che è tornato il caldo sono anche piacevoli da mangiare.
Poi io vado matta per la cipolla rossa, anche se mi fa piangere quando la taglio. Dovrei procurarmi degli occhialini da piscina da indossare per l'evenienza (mi immagino come sarei carina).
Questa è un'altra delle ricette che si fa in cinque minuti, che mi sono tanto care. La ricetta viene dalla Cucina del Corriere di giugno e avrebbe dovuto essere fatta col pollo arrosto. Io ho lessato dei petti di pollo e va bene uguale (anche perché poi ho usato il brodo per farci una zuppetta).
Insalata di pollo e cipolla rossa
insalata di pollo e pompelmi
Ingredienti per due persone
due petti di pollo
un pompelmo rosa
mezza cipolla rossa di tropea
una manciata di pistacchi
olio, sale e pepe

Lessare i petti di pollo (io l'ho fatto in una padella) e tagliarli a striscioline. Affettare il pompelmo al vivo, recuperando il succo. Affettare sottilmente la cipolla e lasciarla riposare in acqua fredda per una ventina di minuti. Tritare i pistacchi. Unire tutti gli ingredienti, emulsionare il succo di pompelmo con l'olio, condire l'insalata con l'emulsione, il sale e il pepe.

Questo è il mio ultimo post per un po' di tempo. Giovedì prossimo mi sposo.
Che ridere. Ho cercato per giorni ricette estive per il caldo e quando finalmente le ho trovate ha cominciato a piovere e far freddo, tanto che stanotte abbiamo dormito con la copertina di lana sul letto. Sarebbe più il caso di tirar fuori ricette di zuppine, altroché. Anche se oggi stavo pensando di provare a fare la zuppa menta e piselli di Donna Hay e finalmente qui a Milano è arrivato il sole.
Speriamo che regga: stasera vorrei andare a correre. Da quando mi sono iscritta al sito del Nikeplus ci vado quasi (quasi!) volentieri.
Insomma, anche oggi propongo un'insalatona estiva con la frutta, che forse non sarà adatta al clima, ma ha il vantaggio di essere molto leggera (meno di trecento calorie secondo la rivista) e tanto prima o poi il caldo arriva, insieme a lui le vacanze e il costume be', ce lo dovremo infilare in molte, quindi almeno pensiamo di non aggiungere rotolini a... rotolini (sto parlando per me, è evidente).
Ho trovato questa ricetta sull'ultimo numero di Cucina Moderna e devo dire che mi è piaciuta moltissimo. Sto parlando della rivista ovviamente, che si è appena rinnovata, nella grafica e nello stile e si adatta sempre di più a chi ha una vita piena tra impegni familiari, lavorativi e personali, ma non vuole rinunciare a un po' di creatività nel piatto. Come molte di noi insomma. (no, questo non è un post sponsorizzato: lo scrivo perché lo penso e basta).
Bando alle ciance comunque (oddio, che espressione retrò), ecco la ricetta, che ha anche il pregio di essere pronta in pochissimo tempo. Manca solo il bel tempo per poterla mangiare sul balcone (per chi ce l'ha).
Insalata di rucola, feta e melone
(ricetta tratta da Cucina Moderna di giugno 2010)
insalata con feta e melone
Ingredienti per due persone
80 g di rucola

80 g di pomodorini
mezzo melone
75 g di feta
2 cucchiai di pinoli
un cucchiaio di succo di limone
olio extravergine d'oliva
sale, pepe

Tostate i pinoli in una padella antiaderente e teneteli da parte. Lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli a metà. Private il melone dei semi e dei filamenti e tagliatelo a quadretti.
Lavate la rucola, asciugatela e distribuitela nei piatti. Aggiungete i mezzi pomodorini e i pezzetti di melone, completate con la feta, sbriciolandola direttamente sull'insalata, e ultimate con i pinoli tostati. Condite con olio, sale e pepe e il succo di limone.
La Pina ci fa disperare. Tutte le volte che la facciamo uscire in giardino fatichiamo come matti a riportarla in casa, correndo come due deficienti (come due stupidi umani a dire il vero) per riacchiapparla. Ogni volta penso che non la vorrei più lasciar uscire, ma so che le piace tanto star fuori e impedirglielo mi pare un'autentica cattiveria. Stamattina rischiavo di far tardi in ufficio e ci ho anche rimediato un'unghiata profondissima che mi fa ancora male, cercando di tirarla fuori da sotto un camion. Ma non mi va di lasciarla in giro: passa attraverso i cancelli rischiando di finire sotto una macchina o di venire aggredita da un cane.
I programmi di fotoritocco mi fanno disperare. Per non so quale ragione non riesco più ad aprire picnik, ho perfino coinvolto il sistemista dell'ufficio, con l'unico risultato che adesso anche lui è tra i miei contatti di flickr. Ho scaricato almeno tre programmi di fotoritocco, non ce n'è uno che mi piaccia. O sono demenziali o sono complicatissimi e nessuno di questi ha la banalissima funzione di crop. Così non ho modo di dare dignità alle mie povere orrende foto.
Per sollevarmi il morale cucino un sacco. Insomma, se preparare insalatone alla frutta si può chiamare cucinare... però sono fresche, leggere e ci piacciono. E poi sono di gran moda (questa cosa mi fa riderissimo).
Quella che propongo oggi è tratta dal numero di giugno di Cucina Naturale e mi ha fatto scoprire un abbinamento fenomenale che non avrei mai preso in considerazione se non l'avessi trovato in quella ricetta. Feta e ciliegie si sposano a meraviglia! Ne sono rimasta così entusiasta da volerlo riprovare al più presto (tanto che ho appena ordinato al mio gruppo d'acquisto altri due chili di ciliegie).
Segnalo che la ricetta originale prevedeva l'uso delle friselle.  Ma io avevo in casa un pacchetto di tigelle che mi era stato regalato e che non avevo ancora mai nemmeno aperto, così ho pensato di rimaneggiare alcune sillabe. Chi avesse in casa le friselle può procedere allo stesso modo, solo ricordandosi di farle preventivamente ammorbidire in acqua.
Tigelle con insalata di formaggio, pomodori e frutta
(Cucina Naturale di giugno)
friselle formaggio e frutta
Ingredienti per due persone
4 tigelle
350 gr di pomodorini
100 gr di feta
qualche ciliegia
1 piccola pesca
olio, sale, pepe

Preparare le tigelle come indicato sulla confezione. Io le ho scaldate sulla griglia.
Ridurre i pomodori a tocchetti e salarli leggermente. Sbucciare la pesca e affettarla sottilmente. Snocciolare le ciliegie. Distribuire la frutta e i pomodori sulle tigelle e per ultima aggiungere la feta tagliata a dadini. Condire con olio, sale e pepe.
Premessa numero uno: sono una scettica. Premessa numero due: sono lunatica. Mi capita spesso di essere immusonita senza vere ragioni e in quei casi non ce n'è per niente e per nessuno.
Sabato mattina per esempio, dopo essere stata dalla mia malvagissima estetista e aver gironzolato in una zona molto più carina di quella dove vivo, dopo aver perso il treno e fatto tardi, sono tornata a casa immusonita (detesto andare dall'estetista, a differenza di molte donne) e non avevo voglia di far niente. Nemmeno di preparare il pranzo.
"Io non ho nessuna voglia di cucinare" ho annunciato al moroso serenamente adagiato sul divano a guardare la televisione. Lui non si è fatto turbare. Ho sbuffato un po', poi ho arraffato In the mood for food (ne parlavano tutti, me lo sono procurato anch'io) e sono andata alla sezione "troppo pigra per cucinare". L'ho già premesso: sono scettica. Non mi aspettavo di trovare nulla di interessante: in base alla mia esperienza queste ricette veloci sono piene di ingredienti che in casa non abbiamo mai. Invece mi sono dovuta ricredere. Nella sottosezione dedicata alla pasta ho trovato esattamente ciò che faceva al caso mio. In casa c'era proprio tutto, perfino l'ingrediente facoltativo.
L'entusiasmo di aver trovato qualcosa di veloce e perfetto per il mio malumore mi ha immediatamente guarito dal musone e mi sono messa all'opera con entusiasmo, salvando così il pasto e la mia relazione (anche se poi il moroso ha detto che non l'avrebbe messa a repentaglio per così poco).
Ho un solo appunto da fare a Jo Pratt: ma quanta pasta ti mangi? Non si possono indicare tre etti di pasta in una ricetta per due persone, suvvia, chi sono 'sti due?
Pasta veloce con feta e piselli
pasta feta e piselli
Ingredienti
160 gr di penne al farro
100 gr di feta tagliata a dadini
120 gr di piselli (io ho usato quelli in scatola, la ricetta suggeriva quelli surgelati, opportunamente scongelati)
qualche fogliolina di menta
una manciata di olive
olio, sale e pepe

Cuocere le penne al dente. Due minuti prima della fine della cottura della pasta versare nella pentola anche i piselli. Al termine della cottura scolare pasta e piselli insieme, conservando un paio di cucchiai dell'acqua di cottura. In un contenitore mescolare insieme la pasta coi piselli, la feta e le olive tagliate a pezzettini. Sminuzzare le foglie di menta dopo averle lavate e aggiungerle alla pasta. Condire con olio, mescolare bene e servire.
La ricetta andrebbe completata con il succo e la scorza di mezzo limone, ma insomma, i miei lettori lo sanno che io mi scordo sempre qualcosa.

Comunque è una pasta ottima e abbiamo mangiato con molto gusto e pieni di buonumore.
Nel post precedente a questo, una lettrice nei commenti mi ha bacchettata per aver usato il tonno, che ultimamente è una specie a rischio. E non si parla solo del tonno rosso (che per fortuna la Coop ha deciso di non vendere, quindi non rischio di acquistare nemmeno in un momento di distrazione), ma in generale, dati i metodi di pesca aggressivi. La lettrice ha ragione e non si può certo dire che non lo sapessi: Greenpeace mi manda regolarmente aggiornamenti sulla campagna Tonno in trappola.
Però, almeno per quanto riguarda il tonno in scatola (e altri pesci conservati) sono abbastanza serena: acquisto solo (tramite il gas) i prodotti della Cooperativa del Golfo, che garantisce metodi di pesca non invasivi ed ecocompatibili. E per di più i prodotti sono buonissimi.
So che la cooperativa ha anche cercato di distribuire pesce fresco tramite il circuito gas, ma purtroppo si trattava di un impegno veramente oneroso e di difficile gestione. Noi abbiamo deciso di non aderire, non so se qualche gas l'abbia poi fatto.
Come spesso accade, ogni volta che decidiamo di fare l'ordine mi lascio prendere la mano e ordino un sacco di roba. "Hai ordinato più di cento euro di tonno!", mi ha strillato il moroso l'ultima volta. Ma non si tratta mica solo di tonno: c'è anche il pesce spada, lo sgombro le alici, i patè: diciamo che ho ordinato più di cento euro di felicità piuttosto.
Ovviamente poi si pone anche il problema di far fuori questo ben di dio, specie se si è incautamente comprata anche una confezione di pasta brisee (questa alla Coop ovviamente, non alla Cooperativa del Golfo!) che poi è rimasta a stazionare nel frigo fino all'avvicinarsi della data di scadenza.
Ecco spiegata la genesi di una torta salata al profumo di tonno, abbellita di pomodorini, che ha allietato una delle nostre ultime cenette.
Torta salata al tonno e pomodorini
torta tonno e pomodorini
Ingredienti
1 confezione di pasta brisee fresca
1 confezione da 250 gr di ricotta
1 vasetto da 200 gr di tonno al naturale della Cooperativa del Golfo
due/tre acciughe sott'olio della Cooperativa del Golfo
qualche pomodorino Pachino
un pizzico di origano
olio, sale e pepe
(anche dei capperi sotto sale non avrebbero sfigurato, solo che non mi è venuto in mente)

Preriscaldare il forno a 180°C. Frullare gradatamente la ricotta insieme al tonno e alle acciughe, trasformando il tutto in crema. Aggiustare di olio, sale e pepe. Stendere la pasta brisee su una teglia rotonda e riempirla con la crema di tonno e ricotta. Lavare bene i pomodorini, tagliarli a metà e premerli con la parte tagliata in alto all'interno della torta salata. Salare i soli pomodorini, cospargere tutta la torta con origano e cuocere in forno per 35 minuti.

A rileggere gli ingredienti questa potrebbe quasi sembrare una ricetta dello Chef Rompiscatole. Be', perché no?
Come molte di noi, qualche tempo fa ho ceduto e mi sono abbonata alla rivista di Donna Hay. E' stato il mio auto regalo di compleanno. Il primo numero mi è arrivato la settimana scorsa e mi ha lasciato di stucco la puntualità: in edicola (in Australia!) il due di giugno e dentro la mia casella di posta il 4 giugno. Se penso che l'ultimo numero di Sale e Pepe non mi è ancora arrivato...
Che poi è buffo, perché a Milano, all'unica edicola internazionale dove riesco a trovarlo (la Mondadori di Corso Vittorio Emanuele), si trova ancora il numero di febbraio, mentre periodicamente passo a vedere se è arrivato quello di aprile con la mega torta di cioccolato in copertina, che mi piacerebbe provare a fare. Niente.
Be', insomma, dicevo che venerdì mi è arrivato l'ultimo numero. Be', lo so ovviamente che in Australia adesso è inverno, e la rivista è davvero bellissima, però devo dire che sono rimasta un po' sconfortata a trovarci le ricette della polenta.
Adesso io ho voglia di insalatine, paste fredde, verdure crude. Anche accendere il forno sta diventando impegnativo e dovrò abbandonare le mie torte salate per i prossimi mesi (ma pure quelle dolci temo).
So benissimo che non mi mancano libri e riviste dove cercare ispirazione, ma di tanto in tanto ho voglia di qualche bel libretto nuovo di cucina e così ho preso la scusa per fare un salto sul sito di Luxury Books e piazzare immediatamente un bell'ordine di tre libri. Ammetto che ero entrata principalmente per In the mood for food, per il quale ho visto molto entusiasmo in giro, a partire da Elle, che è da anni la mia rivista preferita.
Poi però sono caduta preda anche di altri due libri e non vedo l'ora che mi arrivino.
Nel frattempo vi presento una ricetta tratta dall'ultimo numero di Cucina Naturale, nel quale trionfano anche diversi gelati, che non vedo l'ora di sperimentare con la nuova gelatiera (ehm, sì, forse sto davvero esagerando con le spese ultimamente).
Si tratta di una ricetta facilissima, fresca, leggera. Non richiede cottura ed è un ottimo modo per risolvere la cena con il caldo afoso che si è imposto negli ultimi giorni.
Dadolata di tonno crudo e melone allo zenzero
dadolata di tonno crudo
Ingredienti per due persone
200 gr di polpa di tonno in tranci
200 gr di melone
qualche pomodorino
1 cipollotto
zenzero (la ricetta chiedeva quello fresco, io ho usato quello in polvere)
1/2 limone
olio, aceto balsamico, sale

Tagliare il tonno a dadini di circa 1 cm di spessore. Sbucciare il melone e ridurlo a tocchetti più piccoli di quelli di tonno. Affettare il cipollotto a rondelle sottilissime. Tagliare i pomodorini a dadini. Riunire in un'insalatiera il tonno, il melone, il cipollotto e condire con il succo di limone, l'aceto balsamico, l'olio, lo zenzero e una presa di sale. Mescolare delicatamente e servire in ciotoline individuali.

Grazie a questa ricetta ho scoperto che la Pina va pazza per il melone! Un entusiasmo tale da infilarsi nel sacchetto dove avevo riposto gli scarti e rovesciarlo sul pavimento, con i risultati che vi potete immaginare.
Allora poi gliene ho affettato un po' e l'ho messo su un piattino tutto per lei.
Sì, ho passato quattro giorni a Parigi, a trovare metroicon, l'altro cuoco del bistrot. Quattro giorni sotto la pioggia, in coda ai musei, in giro per negozi, un mal di piedi assurdo, vino, formaggi, un sacco di risate.
Negli occhi restano le meravigliose mise YSL viste al Petit Palais, il Rothko di recente acquisizione, i Picasso e i Pollock del Pompidou, con la sua spettacolare vista dal tetto, con Montmartre che pareva un pezzo di paradiso uscito dal grigio, gli splendori di certi palazzi.
E. Il genio di Tinguely, doveva essere un uomo spassosissimo, io lo adoro.
fontana tinguely
Il fascino di certi negozi, che ho scarpinato per ore per vedere una vetrina.
una questione di priorità
Ma è qui che ho speso un sacco di soldi. Peccato solo che una befana al controllo bagagli mi abbia sequestrato una meravigliosa confettura di fragole e pistacchi. Che tristezza infinita, già sognavo crostate stupefacenti e invece niente. Meno male che almeno mi ha lasciato i macaron.
il nome del padre
Come ci si consola al rientro, dovendo per di più affrontare le preverifiche ISO interne?
Io, al solito, ho preparato un cake. Un cake al caffè corretto, ispirato dall'ispiratrice di noi tutti, rivisto e corretto (ahahaha, che spiritosona), con gli ingredienti che avevo in casa.
cake al caffè corretto
Ingredienti
150 gr di zucchero
3 uova
150 gr di farina
1 tazzina abbondante di espresso
1 bicchierino di rum (o di grappa, ma io preferisco il rum)
200 ml di panna liquida
2 cucchiai di olio di riso
1 cucchiaino di cacao
i semini di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale

Sbattere a lungo le uova con lo zucchero finché non diventano chiare e spumose. Aggiungere la panna e l'olio e mescolare nuovamente. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, la vaniglia e il sale e amalgamare bene. Dividere il composto a metà. Aggiungere a una delle due metà il rum, all'altra il caffè e il cacao (serve soprattutto a dare colore). Versare i due composti in uno stampo da cake imburrato e mescolarli un po' per formare la marmorizzazione (che come vedete dalla foto non è che mi sia riuscita alla perfezione) e cuocere per 40/45 minuti in forno caldo a 180°C.