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Solo un po'

Non sto cucinando granché in questo periodo. Solo un po'. Sfoglio le riviste di cucina come se si trattasse di cataloghi di arte: solo per guardare. E poi faccio le solite cose, tipo uno strudel di verdura, che da quando li ho scoperti (un mese fa), sono diventati un piatto irrinunciabile di casa nostra, questo è già il quarto che rifilo al moroso e non sarà di certo l'ultimo. Del resto sembrano essere di gran moda: io avevo visto il primo su Cucina Naturale, poi su Sale e Pepe e infine su la Cucina del Corriere. Questo infatti prende ispirazione da una ricetta vista su la Cucina del Corriere di marzo, solo che poi alla fine quello che corrisponde sono solo i colori: nell'originale c'erano biete e carote, io ci ho messo quello che avevo, ovvero zucca e spinaci. Poi c'è la ricotta, che forse era stata comprata apposta per quello strudel, ma del resto chi si ricorda? Sono così smemorata che pensavo fosse una confezione nuova, invece era già aperta e chissà per cosa l'avevo usata.
Sono smemoratissima e sempre brontolona, sembro il più vecchio dei sette nani, perfino esteticamente. Mi manca solo il cappello col cappuccio, chissà se riesco a trovarne uno che fa al caso mio.
Strudel di zucca e spinaci
Strudel ricotta, spinaci e zucca
Lo dico subito, questa non sarà una vera ricetta, perché ho fatto tutto a caso.
L'unico ingrediente che posso indicare con certezza è un rotolo di pasta sfoglia (sai che sforzo). Non so quanta zucca fosse, era una piccolina e l'ho usata tutta (ma in parte era da buttare perché un po' andata). Quella l'ho lessata in acqua salata per dieci minuti. Gli spinaci boh, a crudo (e sporco) erano due manciate, poi lavati e saltati in padella con poco olio stavano in una mano sola. La ricotta potrei dire a occhio che era tra i 100 e i 150 gr. Ho schiaffato tutto nella sfoglia, avvolto bene (bene per modo di dire: c'erano di quei bozzi!) e cotto a 180°C per 25 minuti.
Mi è piaciuto molto scoprire al taglio che gli ingredienti erano rimasti ben separati, ognuno col suo allegro colore.

Ops, questa non è la torta al cioccolato che mi è stata chiesta

Quando ho aperto questo blogghettino non mi aspettavo che succedessero anche a me le cose che vedo succedere alle foodblogger più famose, tipo le ricette inviate dai lettori (è successo, ma devo ancora farle e postarle) o che mi si chiedesse con insistenza la ricetta di qualcosa che avevo caricato su flickr.
Invece con mia grande sorpresa ben due persone mi hanno chiesto la ricetta di una torta al cioccolato, che però oggi non posterò. E' che mica posso postare solo torte (anche se mi piacerebbe mangiare solo torte), per cui prometto solennemente che la prossima ricetta sarà la torta ai due cioccolati, ma oggi no.
Oggi uno strudel, però salato.
La ricetta si è vista anche qui e nonostante io avessi la rivista, l'avessi notata e avessi comprato anche i (da me adorati) cavoletti apposta, poi è finita che me ne sono scordata e quindi devo ringraziare Alessia per averla proposta, in modo da ricordarmela e farmi decidere finalmente a farla.
La dose prevista dalla rivista è per sei persone, non occorre specificare che noi ce la siamo mangiata in due (in realtà in tre, perché ne abbiamo mangiato un terzo a testa e quello avanzato l'abbiamo tenuto per il giorno dopo), ma mi sento tranquilla perché non abbiamo mangiato nient'altro e perché la ricetta originale prevedeva un'aggiunta di scamorza sulla crosta dello strudel che io ho omesso per semplicità e per esigenze di taglio calorie (che sembra un po' come mettere il dolcificante nel caffè dopo un pranzo di dieci portate).
Un'altra modifica all'originale è che io ho usato la crescenza al posto della robiola e ci andava molto bene.
Strudel di cavolini di Bruxelles
(ricetta tratta da Sale e Pepe di febbraio, da me modificata)
Strudel di cavolini
Ingredienti

1 rotolo di pasta sfoglia
300 gr di cavoletti di Bruxelles
250 gr di patate
200 gr di crescenza
30 gr di burro
2 cucchiai di latte
sale e pepe

Lavate e pulite i cavoletti di Bruxelles. Lavate le patate e pelatele. Lessate le due verdure separatamente in acqua bollente salata e scolatele al dente. Affettate le patate e tagliate i cavoletti a metà (io li ho tenuti interi perché mi fanno simpatia). Fate sciogliere il burro in un tegame, aggiungete le verdure, salate, pepate e rosolate il tutto per 2-3 minuti.
Srotolate la pasta sfoglia.
Stemperate la robiola con il latte e unitela al composto di verdure lasciato raffreddare. Distribuite il composto sulla pasta, che richiuderete ai lati sulla farcia, e avvolgetela a rotolo, sigillando bene i bordi. Trasferite lo strudel con la sua carta da forno su una teglia, s e cuocetelo in forno caldo a 180° per 30 minuti. Servite appena tiepido.
Nella ricetta originale erano previsti anche i semi di finocchio. Io quelli li ho dimenticati!

Stessa ricetta in due versioni

Sono autenticamente entusiasta dell'ultimo numero di Cucina Naturale, dal quale ho già realizzato diverse ricette e altre ne ho in programma (che per una che compra libri e riviste solo per il piacere di sfogliarli, come se fosse da un parrucchiere perenne è un vero record).
La ricetta che vado a presentare oggi è infatti tratta da lì per quanto riguarda la prima versione e ci è piaciuta talmente tanto che l'ho riproposta nel giro di pochissimi giorni con una variante, un po' per far fuori quel cespo di radicchio che avevo usato solo a metà e un po' anche perché non è solo buona ma anche molto pratica: l'ho infatti preparata la sera prima e il moroso si è solo dovuto occupare di metterla nel forno mentre tornavo dalla palestra, così da avere una bella cenetta sfiziosa anche con poco tempo.
Sono queste le cose che mi fanno sentire una massaia realizzata (rido moltissimo).
Strudel di radicchio (ricetta originale di Cucina Naturale, febbraio 2010)
strudel_radicchio
Ingredienti (sulla ricetta c'era scritto per sei persone, noi ce lo siamo ehm... mangiato in due)
un rotolo di pasta sfoglia pronta
mezzo cespo di radicchio
1 piccola cipolla rossa (io non l'ho messa perché non l'avevo)
una manciata di uvetta
una manciata di pinoli
due cucchiai di olive verdi
olio evo
sale e pepe

Preriscaldare il forno a 180°C.
Ammollare l'uvetta in una tazza di acqua tiepida. Affettare sottilmente la cipolla e farla rosolare in una padella con l'olio per qualche minuto, rigirandola spesso per non farla imbiondire. Aggiungere il radicchio lavato e tagliato a striscioline sottili e le olive denocciolate. Far cuocere per circa otto minuti e aggiungere l'uvetta sgocciolata e i pinoli. Continuare brevemente la cottura per amalgamare i sapori.
Stendere il rotolo di pasta sfoglia, e riempirlo con il ripieno di radicchio. Chiudere la sfoglia formando uno strudel, da appoggiare su una teglia ricoperta di carta forno con la chiusura verso il basso.
Cuocere in forno per venti minuti.

Strudel di radicchio (versione Lise)
strudel_radicchio_mozzarella
In questa versione mancano uvetta e pinoli, mi sono quindi limitata a saltare il radicchio con le olive. Ho poi aggiunto una mozzarella tagliata a tocchetti al momento di formare lo strudel, che in cottura si è piacevolmente fusa.

Minisuggerimento decorativo: vedrete che al momento di chiudere la sfoglia, specie se avete comprato quella rotonda, vi avanzerà della pasta in cima e in coda. Io ho steso quella pasta a parte, invece di lasciarla e l'ho tagliata con un coppapasta, così poi ho applicato dei minidecori a cuoricino sullo strudel (forse il fiore sarebbe stato meglio, ma non l'avevo).