Quando venerdì scorso ho annunciato che la sera sarei andata a un corso di zuppe della Cucina Italiana non sono stata precisa. Ci sono andata sì (la zuppa gallurese! non vedo l'ora di rifarla!), ma anche sabato ero lì per un corso di dolci lievitati, durato dalle nove e mezza del mattino (che levataccia) fino alle quattro e mezza del pomeriggio, senza quasi interruzioni. Mi è piaciuto un sacco, non vedo l'ora di riprodurre a casa alcune delle ricette che ci hanno insegnato (il kranz comunque no, non se ne parla proprio). Ho perfino tirato la sfoglia, chissà che d'ora in poi io non diventi una produttrice di pasta sfoglia casalinga.
Inoltre ho anche conosciuto delle ragazze simpaticissime, tra cui anche una food-blogger (il mondo è piccolo), con un blog delizioso dedicato al riciclo degli avanzi, che ho già inserito nella mia bacheca.
In onore della nuova conoscenza, che spero di reincontrare presto, ho dato una risposta alla domanda: "Cosa si fa con gli albumi avanzati?" (credo che nel corso abbiamo avanzato qualcosa come dodici albumi). Mentre tutti rispondevano "le meringhe" io ho risposto "i brutti e buoni".
Certo, come riciclo è un po' lussuoso, ma a me le meringhe non piacciono molto e questi dolcini danno una soddisfazione tale che non esito a proporveli.
C'è anche da dire che il nome mi fa molto gioco, così non mi devo neanche scusare per la foto orribile (che volete, a Milano c'è un tempo che non si distingue la notte dal giorno).
Faccio una precisazione: quelli che vedete nella foto sono enormi e hanno una forma assurda. Le ragioni sono due: la prima è che ci andavano più nocciole e mandorle, ma io di più non ne avevo, la seconda è che per fare i primi ho usato un cucchiaio e questo spiega le dimensioni assurde. Quando me ne sono resa conto ho usato un cucchiaino e infatti erano più dignitosi, ma non ho potuto fotografarli in quanto trovasi ormai dentro la pancia dei genitori e del fratello del moroso.
La ricetta l'ho trovata su Sale e Pepe di marzo 2009 e l'ho riadattata, perché l'avevo già provata una volta e non ero rimasta perfettamente soddisfatta. L'originale cuoce la meringa a bagnomaria e usa più zucchero di quanto ne piaccia a me. Il resto delle dosi è invece perfetto e mi rammarico di non aver avuto più mandorle e nocciole: sarebbero venuti ottimi.
Brutti e buoni
Ingredienti
150 g di mandorle pelate e tostate (io ne ho usati 100 gr)
150 g di nocciole tostate (io ne ho usati 100 gr)
200 g di zucchero
3 albumi
un cucchiaino raso di cannella in polvere
nocciole e mandorle a lamelle a piacere per decorare
Tritate grossolanamente le mandorle con le nocciole e metà dello zucchero. Montate gli albumi a neve con le fruste elettriche,incorporando man mano lo zucchero rimasto per ottenere una meringa lucida e soda. Amalgamate alla meringa il trito di frutta secca e la cannella, mescolando con movimenti delicati dal basso verso l'alto. Formate dei dolcetti del diametro di 3 cm con un cucchiaino direttamente su una piastra coperta di carta forno, decorate con una nocciola e qualche lamella di mandorla e cuocete nel forno caldo a 140° per 30 minuti.
Nota: so che molti credono che questo sia un dolcetto tipico piemontese, ma in realtà provengono da Gavirate, in provincia di Varese (lo giuro: gli zii del moroso sono di Gavirate e ce li portano sempre), come potete vedere dal link che vi ho messo sopra.
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17 commenti:
Anch'io preferisco i biscottini alle meringhe!
Che bello questo corso di cucina, attendo news!;)buona settimana
assolutamente meglio i biscotti!
Non vedo l'ora di vedere e provare i rsultati del tuo corso.
Ma vieni anche tu a Roma???
non sono proprio dei biscotti, perché non c'è farina, ma sono contenta che vi piacciano
alem: spero di sì, mi piacerebbe molto (sono un po' frenata dall'ulteriore levataccia)
buoniiiiiiiiiiiiii sono davvero golosissimi!!mi segno la ricetta subito,baci imma
Non importa da dove vengano...conta che sono deliziosi ^__^! Anch'io non amo troppo le meringhe (tranne che se le faccio da me riducendo al minimo indispensabile lo zucchero) ma con l'aggiunta di tutta questa frutta secca ne potrei fare indigestione!!!
Ciao Lisa, piacere di conoscerti...a presto
Fede
http://notedicioccolato.blogspot.com
imma che onore! non vedo l'ora di vederli da te, sicuramente saranno bellissimi
federica, mi piace il tuo punto di vista :) ora vengo a vedere il tuo blog
A me i tuoi brutti ma buoni piacciono un sacco... però aspetto la zuppa gallurese, sono troppo curiosa!!!
Sìììì, buoni buoni, altro che brutti.
Qui li abbiamo fatti un pomeriggio che è venuta a casa una presentatrice di una nota ditta a mostrarci come funzionavano i suoi prodotti... sono facilissimi e restano freschi per tantissimi giorni!
Grazie anche per la segnalazione del blog. Mi sono iscritta subito. Viva la cucina con gli avanzi! :D
Ciao partecipa alla mia raccolta
http://www.saleepepequantobasta.com/2010/02/il-gusto-in-un-cucchiaioper-festeggiare.html
spazio alla fantasia
Ciao partecipa alla mia raccolta
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spazio alla fantasia
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I brutti ma buoni sono deliziosi! A te sono venuti pure belli!
...eccoliii,questi dolcetti sono i preferiti del mio papà...ora non mi resta che prepararli, i tuoi mi sembrano squisiti :) che belli i corsi!!!!!mi metto in coda con Onde e aspetto la zuppa :D un abbraccio!
ecco dove andranni i miei prossimi albumi :-) ti ho appena scoperto e ora mi metto nei tuoi sostenitori così posso seguirti :-) a presto Ely
oh! hai cambiato casa... non passavo da qualche giorno! (adesso leggo, ma il commento mi urgeva sulla punta delle dita). Baci
grazie a tutte!
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