In ritardo di un giorno

Questo post avrebbe dovuto essere scritto ieri e avrebbe dovuto intitolarsi "tre a uno". Invece, mentre mi apprestavo ad aprire blogger sono arrivati gli avvocati aguzzini della 231 e mi hanno sequestrata per tutto il pomeriggio (così invece di tre a uno è diventato due tre uno).
Avrei voluto raccontare della mia fede interista da trent'anni, dei suoi alti e bassi, dei momenti di gioia (non dimenticherò mai quella sera allo stadio con l'amica June a cantare, fare osservazioni sconce sui calciatori e a calpestare l'erba divelta del prato di San Siro) e di quelli di sofferenza (dallo scudetto sfuggito di mano all'ultima giornata alla semifinale di champions perduta contro il Milan, le partite brutte, mal giocate degli anni Novanta, per non parlare delle polemiche, che ogni giorno è buono).
Si potrà ben capire quindi la mia tensione di martedì sera, tenendo anche conto che due anni fa, quando lo scudetto era di nuovo in bilico all'ultima giornata, mi chiusi dentro un cinema per non subire troppo l'ansia. Insomma, il Barcellona è la squadra campione d'Europa e io mi vedevo già con la squadra arata davanti al pubblico delle grandi occasioni.
Ecco perché mi sono chiusa in cucina, con l'intenzione di fare questi, che già da un pezzo avevo adocchiato sul numero di aprile di Sale e Pepe. Solo che lo stampo dei muffin era da lavare. Avrei quasi rimandato, ma poi non avremmo avuto niente per colazione il giorno dopo. Allora ho pensato che potevo trasformare la ricetta dei muffin in un cake. E così ho fatto, con i dovuti aggiustamenti.
Poi è andata come è andata: l'Inter ha vinto e ha vinto bene, c'è un ritorno difficile e ancora tanti impegni in Italia (la Roma nemesi di sempre in Campionato e in Coppa Italia), ma insomma, ero ben felice mercoledì mattina di festeggiare la soddisfazione con una buona fetta di torta.
Cake carote, mandorle e cioccolato al latte
(ricetta ispirata da Sale e Pepe di aprile 2010)
cake carote, mandorle, cioccolato al latte
Ingredienti
1 carota media
150 gr di cioccolato al latte
80 gr di mandorle
120 gr di zucchero
150 gr di farina
mezza bustina di lievito in polvere
80 gr di burro
3 uova

Fondere il cioccolato spezzettato a bagnomaria insieme al burro. Lasciar intiepidire. Frullare le mandorle fino a ridurle in polvere insieme a un cucchiaio di zucchero. Sbattere a lungo le tre uova con lo zucchero rimasto, finché non diventano gonfie e spumose. Aggiungere il composto di burro e cioccolato e amalgamare bene. Setacciare la farina insieme al lievito e aggiungerla all'impasto insieme alle mandorle tritate e alla carota grattugiata. Mescolare bene. Imburrare uno stampo da cake, versarvi il composto e infornare a 180°C per 45 minuti.

E ancora Forza Inter.

6 commenti:

colombina ha detto...
22 aprile 2010 alle ore 12:11

mamma mia che faccia bella e buona, devo provare a farla, così faccio anche mangiare qualcosa di sano ai miei bimbi. Baci

Alem ha detto...
22 aprile 2010 alle ore 12:35

silenzio... silenzio.. silenzio!!!

lise.charmel ha detto...
22 aprile 2010 alle ore 14:13

colombina, grazie, i bimbi te ne saranno grati
alem, eddai, io l'ho preso un grissino delle simili, tu accetta una fetta di cake della sportività :)

Saretta ha detto...
22 aprile 2010 alle ore 14:39

Ho il babbo interista e so cosa avete sofferto!Io simpatizzo, per ovvie ragioni familiari :D
Io prenderei una fetta golosa di questo cake, dev'essere delizioso
bacione

desperate.viz ha detto...
24 aprile 2010 alle ore 02:38

sei un fenomeno, io invece ti racconto la mia partita:

goal del barcellona: inizio a pensare che forse ho volato troppo alto al lavoro, promettendo la maglia dell'inter all'indomani
pareggio: ammazza!
2º goal dell'inter: vedi che magari...

al 3º goal ho iniziato a festeggiare saltellando, alchè la vicina (una giovine studentessa) ha suonato alla porta e ha fatto una faccia... io invece che chiedere scusa le ho detto "ma l'inter vince 3-1 col barcellona, e quando mi ricapita???"

s'è messa l'anima in pace e ha aspettato il 90º

lise.charmel ha detto...
28 aprile 2010 alle ore 14:56

saretta, te ne taglio un pezzetto allora
viz, mi fai morire. spero che tu abbia ancora la tua vicina giovane a lamentarsi alla porta stasera