L'unico mio desiderio è di raggomitolarmi sul divano con accanto la Pina addormentata e in mano un bel romanzo appassionante e che non concede disturbi. Invece sto in ufficio, alle prese con file excel che incrociano la vista e sbuffo. Non mi sto lamentando del mio lavoro eh, mi sto lamentando della mia pigrizia.
Sono diventata una muffa.
Qualcuno mi dia uno scrollone per cortesia.
Voglio ricominciare ad appassionarmi alle riviste curate, ai blog pieni di ricette sfiziose e foto accattivanti, voglio riappropriarmi del piacere di sfogliare un libro di cucina desiderando di provare tutte le ricette, voglio provare nuovamente la spinta ad apparecchiare il tavolino sul balcone cercando la luce giusta.
Vi prego, qualcuno mi tolga il bromuro dal caffè del mattino.
La ricetta che vi mostro adesso è stata preparata a dicembre. Cioè: la foto che vedete è stata scattata a dicembre. La ricetta è stata preparata più volte a novembre, dicembre, gennaio. La faccio praticamente tutte le volte che ho ospiti, perché trovo che un cestino del pane sfizioso metta sempre di buonumore. E i crackers sono perfetti per un aperitivo tra amici, preparati in quantità insieme a pane e grissini e serviti insieme a salumi, formaggi e salsine permettono di passare direttamente al piatto principale saltando il primo e, visto che si possono preparare con anticipo, permettono alla padrona di casa di passare più tempo a tavola con gli amici (o davanti al forno a curare l'arrosto).
Questi tra l'altro si fanno in men che non si dica e sono "truffaldini", come li chiamiamo a casa nostra, ovvero che non si riesce a fermarsi e più di un ospite ha pronunciato la frase: "Toglietemeli da sotto il naso o li mangio tutti".
La ricetta viene dal libro di Sigrid Verbert Regali golosi e l'unica variazione è che lei li prepara con le alghe, io invece con le erbe di Provenza che mi ha portato mia madre, variante tra l'altro suggerita dalla stessa Sigrid.
Crackers alle erbe di Provenza
Ingredienti
250 gr di farina
50 gr di burro
2 cucchiai di erbe di Provenza
un cucchiaino di lievito per torte salateun cucchiaino di fior di sale + altro per spolverizzare
150 ml di acqua (indicativamente)
250 gr di farina
50 gr di burro
2 cucchiai di erbe di Provenza
un cucchiaino di lievito per torte salateun cucchiaino di fior di sale + altro per spolverizzare
150 ml di acqua (indicativamente)
Setacciare la farina insieme al lievito. Mettere tutti gli ingredienti nel robot, aggiungendo l'acqua poco per volta e formare una palla. Stendere l'impasto con il mattarello il più sottile possibile (io non sono molto brava in questo) e spolverizzare con il fior di sale tenuto da parte, infornare a 180 gradi per 10/15 minuti.
20 commenti:
sono crackers,giusto,ottimi!
eheh non sai quante volte capita a me di non aver voglia di far niente... di solito a me capita in estate, perchè il caldo mi uccide, nell'inverno invece son sempre piena di voglia di fare :)
per la ricetta è davvero bella ^_^ ne sgranocchierei uno :)
Io sono la pigrizia fatta persona! la mia è una pigrizia essenzialmente fisica e adoro stare rintanata in casa, invece di fare giri, andare, fare disfare...quindi ti capisco e capisco anche che guardandosi allo specchio una si dica "dai su, non hai voglia di uscire invece vai che ti diverti!". Penso però che in fondo siamo diversi e bisogna anche ascoltarsi, forse in questo momento avevi bisogno di rallentare.. ma questi crackerini non sono niente male, un bel modo per rientrare in pista :)
ciao!!
grazie a tutte, per la solidarietà e l'apprezzamento!
Ma guarda che siamo passate tutte damomenti di stallo, per l'uno o l'altro motivo...quindi, never mind!Ognuno deve rispettare ed accettare le fasi del proprio corpo e della propia vita :)Detto ciò, è troppo tempo che non crackero..devo darmi una mossa!
Ehi cara, non c'è mica niente di male a voler stare tutto il tempo sul divano con la Pina a leggere romanzi! A me pare un modo meraviglioso di passare il proprio tempo. E pazienza se c'è un po' di disinteresse o se cala l'entusiasmo per le altre cose. Poi torna. O forse no. E va benissimo così.
Detto ciò, questi crackers mi sembrano fantastici, proprio il genere di roba che evito come la peste (perché quando me li trovo davanti, come dicono gli inglesi, I disgrace myself with them).
gnamm io sono in periodo da overdose da carboidrati e questi cracker fanno proprio al caso mio... o meglio forse non dovrei nemmeno guardare la ricetta, ma chissene... alla prima occasione li provo
ps stare sul divano col gatto a leggere romanzi mi sembra una occupazione molto degna alla quale aspiro un po' anche io
che bello..l'idea di questo cestino ad accogliere gli ospiti è molto piacevole...farà nascere il sorriso! Mentre per la pigrizia...non combatterla...goditela...vedrai passerà e tornerà...un bacio a te e alla Pina
che belli che sono, bravissima!!!! Per la pigrizia se ti può consolare è un male comune, credo incurabile!!! Bacioni
Ciao , purtroppo sono momenti che capitano quelli cui ci si sente fiacchi e pigri, ma vedrai che passerà.. anche a me capita di alternare momenti in cui sento di poter conquistare il mondo a momenti in cui non ho voglia di muover eun dito.. :-) !!!! tieni duro..
e complimenti per il blog !!! alla prossima
Anche a me succede, ma in estate! Con il caldo infernale fiorentino non si riesce proprio a stare ai fornelli...
I crackers devono essere gustosissimi!
grazie a tutte, mi avete fatto sentire meno riprovevole! :)
a breve anche i crackers con pasta madre, per chi ce l'ha
Sono allibita... leggendoti ero convinta di essere capitata, non si sa come, su un mio ipotetico diario segreto che ho temuto di aver messo, inconsciamente, on line: sostituendo "Pina" con "Mirto", quelle frasi potrei averle scritte io. I crackers sono comunque favolosi e sono contenta che hai trovato almeno la voglia di postarli: anche a me piace avere un cestino del pane ben fornito!
Baci e grazie per ieri
OT: volevo dire che ho ordinato gli spinacini al GAS quindi a breve proverò la schiscetta di June :-)
sick girl, che bella notizia!
onde, ma tu continui a postare delle ricette slurposissime! ci vorrebbero delle indennità di gatto e divano :)
rinnovo gli abbracci per titania, non so immaginare quanto debba essere triste
Poltrire sul divano con una gatta addormentata è tra i massimi che ci sono dati in questa vita. Peccato che la mia gatta non ci pensi neanche, e se ne stia per conto suo, nella sua cuccia. Questo è causa della mia massima infelicità.
La demotivazione la capisco benissimo: è una fase. Non è detto sia passeggera.
ah, ci tengo: per una volta, cosa che mi accade raramente con ciò che tu in genere consideri edibile, questi crackers mi sembrano molto invitanti! :-D
esmè, sei terribile anche quando fai i complimenti! :)
la pina non ha una cuccia: dopo aver snobbato ceste colme di cuscini ci siamo rassegnati. lei dorme in un angolo del divano e guai a mettercisi noi: viene subito a rivendicare il suo territorio!
avevo lasciato un commento, ma non me l'ha preso! dicevo solo che io adoro poltrire, sono pigra e oramai mi sono "rassegnata" ad accettarlo e godermi il mio divano, i film, la cucina, i libri e la scrittura senza lasciarmi troppo prendere dai sensi di colpa del dover fare e disfare!! a volte, però, davanti alle persone superattive ci ricasco.
un saluto!
Lise cara,
io conto (anche troppo, lo so, sto tirando troppo la corda) sul tuo solido sense of humor. Hai ragione, e anche Duck lo sae ne fa le spese: ma non sono cattiva, è che mi disegnano così... un po' lo faccio apposta. Come un bisogno impellente di acidificare l'ambiente quando si fa troppo zuccheroso. Un istinto "bastian cutrari" irreprimibile.
Non trovo più la tua mail. Ce l'avevo, ma non so più sotto che nick l'ho archiviata.
Bisogna che ti scriva due righe in privato, prima di accanirmi anche sulla povera e onorevolissima la frittata di radicchio e feta :-)
La mia gatta ha quattro cucce, che usa di notte solo per evitare di venire a dormire con me. Di giorno, riempie di peli e appiattisce senza pietà la spalliera il divano nuovo - l'unico mobile decente che c'è in casa mia.
Se però io vado sul divano, lei si sposta schifata.
Capisci che, in queste condizioni di frustrazione estrema e continuativa, una diventa facilmente acida.
Posta un commento