Che regali alimentari avete fatto a Natale quest'anno? Io ho preparato due marmellate del libro dei Regali Golosi di Cavoletto (fichi, rum e vaniglia e pere e cioccolato) e le ho impacchettate insieme a dei cucchiaini colorati e ho fatto tanti biscotti alle spezie, alle mandorle, al grano saraceno. Per due colleghe che sono anche due amiche speciali (sono loro che mi hanno regalato la Pina), avevo in mente il pandoro, che avevo fatto la prima volta l'anno scorso. Evidentemente non avevo capito di aver avuto la fortuna del principiante perché quest'anno quando ho estratto dal forno il primo dei due e ho tentato di farlo uscire dallo stampo mi si è spetasciato infelicemente a causa della cottura sbagliata. Dentro era rimasto crudo infatti e io ho visto tutte le mie ore di lavoro andare così in frantumi sul piano di lavoro. Qualche ora più tardi ho cotto il secondo (ho uno stampo da mezzo chilo, perciò con la ricetta delle Simili ne vengono fuori due piccolini), che per fortuna è venuto fuori come doveva, ma non avevo più tempo per prepararne un altro e consegnarlo prima di Natale.
Che fare allora? Non potevo regalare ad una delle due il pandoro e all'altra i soliti biscotti che le avevo preparato l'anno scorso, non sarebbe stato equo. Toccava scovare anche per lei una ricetta speciale, che però non richiedesse due giorni di preparazione.
Ecco allora che mi è venuto in soccorso il numero speciale di Natale di Sale e Pepe. Devo dire che sulle prime quell'articolo mi aveva un po' irritata: attendevo con ansia di ricevere la rivista per vedere se mi dava qualche suggerimento per regalini sfiziosi e l'idea dei cioccolatini mi aveva infastidita. Preparare i cioccolatini è impegnativo e delicato e avrei preferito qualche idea più alla mia portata.
Ma ero disperata e avevo un termometro da cucina. Ho capitolato.
Cos'ho da dire in proposito? Che se non si è trattato della già citata fortuna del principiante, questa ricetta, ovviamente con l'uso del termometro, non è particolarmente difficile. E' solo un po' lunga, perché quando togliete il cioccolato dal fuoco ci vuole un po' perché scenda alla temperatura giusta.
I cioccolatini hanno un sapore favoloso, che fonde perfettamente il gusto del cioccolato con quello del caffè e sono quindi perfetti non solo come regalo, ma anche da offrire come fine pasto o da portare a una cena cui si è invitati.
Meglio ancora sarebbe con gli stampini: io il prossimo anno mi sa che me li compro e regalo cioccolatini a tutti.
Per l'amica in questione ho trovato una bella scatola di cartone in colorificio, l'ho chiusa con un nastro di tessuto beige e ho fatto un figurone.

Praline al caffé
(ricetta tratta da Sale e Pepe speciale Natale

cioccolatini al caffè

Ingredienti per circa 25 pezzi (a seconda della dimensione)
150 gr cioccolato fondente
1 tazzina di caffè espresso
mezzo cucchiaino di caffè liofilizzato in polvere
10/15 gr zucchero di canna

Prima di tutto occorre temperare il cioccolato. Tritate finemente 100 gr di cioccolato, trasferitelo in una bastardella e scioglietelo a bagnomaria, facendo attenzione a che il fondo non tocchi l'acqua. Quando la temperatura arriva a 45°, levate la bastardella dal bagnomaria e unite il cioccolato rimasto, tritato. Mescolate finché si è sciolto e lavoratelo con una spatola, fino ad arrivare a una temperatura di 27°C (ci vorrà un bel po' di tempo, consiglio di farlo sul balcone, se lo avete o sul davanzale della finestra aperta, viste le attuali temperature esterne, almeno a Milano). Rimettete sul bagnomaria e scaldate fino a 32°C.
Scaldate il caffè, unite quello liofilizzato e lo zucchero e mescolate finché non si è sciolto.
Aggiungete il caffè sul cioccolato sciolto e amalgamate. Versate il cioccolato negli appositi stampini se li avete o su un foglio di carta forno, formando dei dischetti di circa 4 cm di diametro e fateli solidificare.
Conservate in un luogo fresco (ma non in frigo). Tenete presente che vista la presenza del caffè, i cioccolatini resteranno un po' morbidi.
Questo piatto è stato realizzato in un giorno in cui avremmo dovuto pranzare fuori. Oggi infatti saremmo dovuti andare a trovare mia madre, solo che ieri mi ha telefonato per dirmi di posticipare la visita: dalle sue parti infatti sembra che ci sia una nebbia terribile e lei non sarebbe stata tranquilla a saperci in macchina in quelle condizioni.
Così mi sono trovata a casa con il menu di oggi non fatto. E ora?
Per fortuna mi sono ricordata che avevo ordinato al gas i topinambur, perché avevo visto delle ricette interessanti su Cucina Naturale di novembre. Così sono corsa a cercare quel numero della rivista e ho trovato un piattino niente male. Ovviamente, non essendo una preparazione pianificata, mi sono trovata a realizzarla senza alcuni ingredienti abbastanza importanti, che non avevo in casa, come i pomodorini secchi o la scorza di limone (non c'è verso di trovare limoni non trattati, mi sa che quest'anno di biscotti al limone non se ne preparano).
Ad ogni modo è venuto tutto molto buono lo stesso, perciò con tronfiaggine estrema vado a presentarvi questo piatto che doveva essere di fortuna e invece è risultato da gourmet.

Gnocchi allo zafferano con topinambur e olive
(ricetta tratta da Cucina Naturale di novembre)
gnocchi allo zafferano con topinambur

Ingredienti per due persone
250 gr topinambur
110 gr farina
40 gr pangrattato
1 spicchio d'aglio
salvia e rosmarino (io li avevo secchi, se li avete freschi è meglio)
olive nere
1 bustina di zafferano
olio evo
sale

Mescolare la farina, il pangrattato e lo zafferano, aggiungere un pizzico di sale e amalgamare il tutto con poca acqua tiepida, aggiungendola poco alla volta, fino a formare un panetto. Coprire e lasciar riposare per 40 minuti in un luogo caldo (io avevo cotto una torta da non molto e l'ho messo nel forno spento).
Lavare e sbucciare i topinambur e tagliarli a cubetti.
Tritare l'aglio, scaldare due cucchiai d'olio in una pentola dal fondo pesante e soffriggere l'aglio insieme alla salvia e al rosmarino tritati. Aggiungere i topinambur, coprire e cuocere per 15/20 minuti a fuoco basso, aggiungendo poca acqua di tanto in tanto per non far attaccare.
Riprendere l'impasto degli gnocchi, formare dei cilindretti su un piano infarinato e tagliarli a cubetti. Cuocerli per almeno cinque minuti in abbondante acqua salata, scolarli con una schiumarola e aggiungerli alla pentola dei topinambur, mescolando bene.
Tritare le olive e servirle sopra il piatto di gnocchi e topinambur.