Domenica io e il marito abbiamo esultato: "Abbiamo finito il pandoro!"
Eh sì, perché l'anno scorso ci siamo tirati avanti per mesi gli avanzi di dolci natalizi per colazione e non ne potevamo proprio più. Mentre quest'anno siamo stati bravissimi e ne siamo molto fieri. E stasera ricomincio la mia produzione di dolci per la colazione, cosa che mi rende sempre molto felice.
Prima del pandoro però abbiamo dovuto far fuori un panettone di pasticceria gigantesco, regalo di un fornitore. Era buonissimo, davvero, però non ne potevamo più di mangiare solo quello a colazione. Piaceva anche alla Pina devo dire, tanto che facevo sempre una gran fatica a levarglielo dalle fauci.
Ecco perché scrivo questo post. Anche voi lettori siete circondati da montagne di panettoni e non ne potete più? Confesso che l'altra sera ero a cena da una collega che in un angolo ne aveva ammonticchiati almeno cinque. Ma lei ne va pazza sarà contenta così.
Se voi invece avete in un angolo solo una fettina, che non mangiate perché ormai l'avete fuori dagli occhi, perché ormai ci sono in giro i dolci di Carnevale che vi piacciono di più, perché ve ne siete dimenticati... ecco la soluzione: la pagina di gennaio del Cavolendario. Credo siano in pochi quelli che non l'hanno scaricato, ma poi bisogna vedere cosa si fa delle cose che si scaricano. A me per esempio sarebbe piaciuto molto appenderlo in cucina, ma non mi piaceva l'idea di una stampa fatta in ufficio sulla carta per fotocopie che lo avrebbe mortificato. Siccome non ho uno stampatore di fiducia l'ho salvato sul desktop e l'ho lasciato lì. Però di tanto in tanto me lo vado a guardare. E proprio nel mese di gennaio ho trovato la soluzione per far fuori l'ultima fetta di panettone che ormai non lo potevamo più vedere.
Ho usato gli spaghetti al farro al posto dei bucatini, per il resto ho seguito letteralmente la ricetta. E aggiungo una cosa: questo piatto ce lo siamo mangiato un sabato tornati dalla spesa e il condimento si fa senza fatica intanto che bolle l'acqua e cuoce la pasta. Un vero piatto sprint insomma.
Spaghetti con acciughe, arancia e briciole di panettone
spaghetti al farro con briciole di panettone
Ingredienti per due persone
160 gr di spaghetti
4 acciughe sotto sale
mezza arancia
1 fetta di panettone classico di buona qualità (Cavoletto suggerisce Loison, io ne ho usato uno di pasticceria)
1 cucchiaio di capperi sotto sale
1 spicchio d'aglio
olio evo


Dissalare le acciughe e toglierne le lische. In una padella capiente, scaldare un filo d’olio d’oliva, aggiungere l’aglio in camicia e le acciughe e farle sciogliere a fuoco medio. Aggiungere il succo dell’arancia e i capperi dissalati e lasciar cuocere per qualche altro minuto. Spegnere, togliere l’aglio e mettere da parte. Mettere a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel mentre, frullare la fetta di panettone fino a ottenere delle briciole, poi farle soffriggere in una padella con un filo d’olio d’oliva fino a quando le briciole non saranno dorate e croccanti. Scolare la pasta al dente, farla saltare per un minuto nella padella con le acciughe e distribuirla nei piatti. Completare con le briciole di panettone e servire subito.
Dopo la fine delle vacanze di Natale sono stata colpita da una pigrizia, ma una pigrizia che non se ne esce più. Mi sto sforzando di scrivere questo post adesso perché so che se aspetto che mi passi posso aspettare mill'anni e invece bisogna darsi una sferzata (lo dice sempre anche Brezny nel mio oroscopo su Internazionale), che probabilmente ci si prende gusto.
Ecco perché pubblico oggi una ricetta senza senso per questa data. Cioè: il pandoro il venti di gennaio? Avrei dovuto postarlo un mese fa almeno! Ma poi ho pensato che tra poco è San Biagio... (rumore di unghie che grattano vetro in sottofondo). Comunque il fatto è questo: quando ho sfornato il pandoro ero così tronfia che pigrizia o meno non potevo tenerlo nascosto al mondo e perciò avrei postato la creatura anche in agosto.
Perciò non mi aspetto che il malaugurato lettore copi la ricetta e stasera si metta lì con lievitino, ma semplicemente che commenti: "oooohhhhh lise, come sei stata bravaaaaaa!"
Il pandoro (anzi, i pandorini, perché ho comprato uno stampo de mezzo e la ricetta che ho è per il pandoro da un chilo) sono stati prodotti nelle vacanze tra Natale e Capodanno, grazie alla tranquillità e al tempo dei giorni di festa (ci vuole una giornata intera per farli, per cui chi volesse cimentarsi si organizzi in modo consono) e portati alla cena di capodanno, dove il primo è stato spazzolato velocemente, benché fossimo tutti pieni da stramazzare.
Io mi sa che il prossimo anno lo rifaccio, lo impacchetto per bene e lo regalo a due amiche.
Pandoro
(ricetta delle Sorelle Simili, tratta da Pane e roba dolce)
Pandoro
Ingredienti totali
450 gr farina di manitoba
135 gr zucchero
170 gr burro
4 uova
18 gr lievito di birra
acqua
1 cucchiaino di sale
1 stecca di vaniglia
+ burro e zucchero per lo stampo
+ zucchero a velo per lo spolvero finale


il lievitino (ingredienti da detrarre dal totale)
15 gr lievito di birra

60 gr acqua tiepida
50 gr farina
1 cucchiaio di zucchero (circa 10 gr)
1 tuorlo
Si mettono gli ingredienti in una ciotola e si sbatte bene fino ad avere un composto amalgamato e liscio. Io ho 

usato il KA con la foglia. Mettere a lievitare in luogo tiepido per circa un'ora, fino al raddoppio.


Si procede quindi al
primo impasto:
aggiungendo al lievitino (ingredienti detratti dal totale):
200 gr farina
3 gr lievito di birra
25 gr zucchero
30 gr burro
2 cucchiaini d'acqua
1 uovo
Come prima cosa aggiungere al lievitino il lievito di birra sciolto nell'acqua tiepida, lo zucchero, la farina e l'uovo (KA con gancio a foglia).A
malgamare bene (io qui ad un certo punto sono passata al gancio). Quando è ben amalgamato si unisce il burro, un po' per volta e si lavora ancora fino a che il composto non sarà omogeneo. Lasciar lievitare coperto in luogo tiepido fino al raddoppio, circa 45'.


secondo impasto:
aggiungere al primo impasto (ingredienti detratti dal totale)
200 gr farina
100 gr zucchero
2 uova
1 cucchiaino di sale
i semini di una stecca di vaniglia

140 gr burro a temperatura ambiente per sfogliare

Unire le uova, lo zucchero, la farina, il sale, la vaniglia. L
avoriamo bene l'impasto fino a che non sarà ben amalgamato. Io ho usato il gancio del KA e ci ho anche messo un sacco di tempo, giuro che ho temuto di fondere il motore. Ad un certo punto mi sono rassegnata, non incorda benissimo, ma poi ho letto anche da cavoletto che anche nel suo caso non era un impasto liscio. Mettere in una ciotola unta di burro e  lasciar lievitare coperto circa 1 ora, 1 ora e mezza fino al raddoppio. Dopo questo tempo riporre in frigo per 30'-40' (viste le temperature esterne io l'ho messo sul balcone) poi posarlo sulla spianatoia e lavorarlo un po' tirando la pasta in un quadratone. Mettere in mezzo il burro ammorbidito, richiudere a busta per racchiudere il burro e spianare delicatamente col mattarello fino ad ottenere una lunga striscia da ripiegare in tre come la pasta sfoglia. Lasciare in frigo a riposare per una ventina di minuti (questo tempo non è vincolante: se si vuole si può lasciare anche di più).
Ripetere l'operazione per altre due volte, facendo ogni volta riposare l'impasto in frigo per venti minuti.
A questo punto io ho tagliato l'impasto a metà, se voi avete uno stampo da pandoro normale non occorre. Con le mani unte di burro a formare una palla facendola ruotare sulla spianatoia e rigirando i bordi verso una parte in modo da "chiuderla" e mettere questa palla (con la parte liscia verso il fondo dello stampo) nello stampo da pandoro ben imburrato.
Far lievitare in luogo tiepido fino a che la pasta non arriva al bordo dello stampo (io ci ho messo tutta la notte, per quello dicevo che occorre organizzarsi per bene).
Infornare a 170° per 10' e poi a 160° per altri 10'.
Servire spolverizzato di zucchero a velo.

Sentirsi degli eroi.
Non so voi, ma io durante le vacanze natalizie ho cucinato come una pazza. Il giorno di Natale la luce è saltata due volte a causa del sovraccarico di elettrodomestici in funzione. Ma anche nei giorni prima e dopo ho fatto andare parecchio il forno. Ad esempio mi era rimasto in sospeso un regalino da consegnare ad una collega, che era andata in trasferta proprio nei giorni precedenti il Natale e così il 27 le ho portato una scatola piena di biscotti che so che lei apprezza molto (e anche un braccialettino colorato, giusto perché le restasse qualcosa). Devo dire che quello che mi piaceva proprio più di tutto era la scatola di cartone, reperita dal mio solito colorificio di fiducia, montata a mano (ci ho messo un po' a capire tutti i tratteggi e come dovesse essere montata) e chiusa con un bellissimo nastro di raso verde, sembrava davvero un regalo di lusso. Dentro ci ho messo le Zimtsterne fatte da me, in un momento in cui tutto mi sembrava possibile (il momento è durato fino a domenica scorsa quando mi sono lanciata con la produzione di macarons e ho scoperto che no, non proprio tutto è possibile). Ne avevo parlato con la mia vicina di scrivania, anche lei grande produttrice e dispensatrice di biscotti per Natale (quelli che mi ha regalato lei, speziati e decorati erano buonissimi), che tra l'altro ha trascorso parte dell'infanzia in Germania e conosce bene questi biscotti. Tutte e due eravamo un po' intimorite da questa preparazione e paventavamo impasto di mandorle appiccicato per tutta la casa fino al soffitto. Invece no, si vede che la sola farina di mandorle incolla bene con l'albume, molto meglio di quanto farebbe insieme alla farina di grano e la manipolazione e l'intaglio sono stati abbastanza agevoli.
Anche la glassa mi intimoriva un po', invece si stende facilmente con un coltello come fosse nutella sul pane, l'unico inconveniente è che ci mette davvero tante ore ad asciugare, basta saperlo e organizzarsi per tempo.
Quindi eccole qui, uno dei miei piccoli trionfi invernali, che penso verrà ripetuto anche il prossimo anno.
Zimtsterne (stelline alla cannella)
(ricetta tratta dal pdf "Regalini Golosi" di Cavoletto di Bruxelles)
Zimtsterne
(perdonate la foto, non so perché sia venuta così gialla)
Ingredienti
200 gr mandorle in polvere
150 gr zucchero
2 albumi
1 cucchiaino cannella macinata
mezzo cucchiaino di miscela quattro spezie 
per la glassa:
70 gr zucchero a velo
 un cucchiaio abbondante di albume (avanzato dalla preparazione dei biscotti)
Mescolare le mandorle, lo zucchero e le spezie. Montare a neve circa un albume e mezzo (tenendo da parte quello che avanza per la glassa). e aggiungerlo gradualmente, mescolando, e giusto abbastanza per ottenere un composto compatto (potrebbe avanzarne).
Spolverare il piano di lavoro con un po’ di farina o zucchero a velo, deporci l’impasto e stenderlo a 1 cm di spessore con il mattarello. Con un tagliabiscotto a stella ritaliarci le stelline e disporle su una teglia  rivestita con carta da forno. Passare al forno a 150° per 10-15 minuti: non diventono dorati, e si solidificheranno raffreddando. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia.
Preparare la glassa: montare a neve l’albume e aggiungerlo poco a poco allo zucchero a velo fino a ottenere una glassa piuttosto consistente, appena liquida. Con un coltellino, spalmare un po’ di glassa su ogni stellina e lasciar asciugare (la glassa si rapprenderà rimanendo brillante). 
Cavoletto dice che le Zimtsterne si conservano a lungo. Io le ho viste sparire nel giro di un giorno e mezzo.