Più pigra della mia gatta al pomeriggio

Dopo la fine delle vacanze di Natale sono stata colpita da una pigrizia, ma una pigrizia che non se ne esce più. Mi sto sforzando di scrivere questo post adesso perché so che se aspetto che mi passi posso aspettare mill'anni e invece bisogna darsi una sferzata (lo dice sempre anche Brezny nel mio oroscopo su Internazionale), che probabilmente ci si prende gusto.
Ecco perché pubblico oggi una ricetta senza senso per questa data. Cioè: il pandoro il venti di gennaio? Avrei dovuto postarlo un mese fa almeno! Ma poi ho pensato che tra poco è San Biagio... (rumore di unghie che grattano vetro in sottofondo). Comunque il fatto è questo: quando ho sfornato il pandoro ero così tronfia che pigrizia o meno non potevo tenerlo nascosto al mondo e perciò avrei postato la creatura anche in agosto.
Perciò non mi aspetto che il malaugurato lettore copi la ricetta e stasera si metta lì con lievitino, ma semplicemente che commenti: "oooohhhhh lise, come sei stata bravaaaaaa!"
Il pandoro (anzi, i pandorini, perché ho comprato uno stampo de mezzo e la ricetta che ho è per il pandoro da un chilo) sono stati prodotti nelle vacanze tra Natale e Capodanno, grazie alla tranquillità e al tempo dei giorni di festa (ci vuole una giornata intera per farli, per cui chi volesse cimentarsi si organizzi in modo consono) e portati alla cena di capodanno, dove il primo è stato spazzolato velocemente, benché fossimo tutti pieni da stramazzare.
Io mi sa che il prossimo anno lo rifaccio, lo impacchetto per bene e lo regalo a due amiche.
Pandoro
(ricetta delle Sorelle Simili, tratta da Pane e roba dolce)
Pandoro
Ingredienti totali
450 gr farina di manitoba
135 gr zucchero
170 gr burro
4 uova
18 gr lievito di birra
acqua
1 cucchiaino di sale
1 stecca di vaniglia
+ burro e zucchero per lo stampo
+ zucchero a velo per lo spolvero finale


il lievitino (ingredienti da detrarre dal totale)
15 gr lievito di birra

60 gr acqua tiepida
50 gr farina
1 cucchiaio di zucchero (circa 10 gr)
1 tuorlo
Si mettono gli ingredienti in una ciotola e si sbatte bene fino ad avere un composto amalgamato e liscio. Io ho 

usato il KA con la foglia. Mettere a lievitare in luogo tiepido per circa un'ora, fino al raddoppio.


Si procede quindi al
primo impasto:
aggiungendo al lievitino (ingredienti detratti dal totale):
200 gr farina
3 gr lievito di birra
25 gr zucchero
30 gr burro
2 cucchiaini d'acqua
1 uovo
Come prima cosa aggiungere al lievitino il lievito di birra sciolto nell'acqua tiepida, lo zucchero, la farina e l'uovo (KA con gancio a foglia).A
malgamare bene (io qui ad un certo punto sono passata al gancio). Quando è ben amalgamato si unisce il burro, un po' per volta e si lavora ancora fino a che il composto non sarà omogeneo. Lasciar lievitare coperto in luogo tiepido fino al raddoppio, circa 45'.


secondo impasto:
aggiungere al primo impasto (ingredienti detratti dal totale)
200 gr farina
100 gr zucchero
2 uova
1 cucchiaino di sale
i semini di una stecca di vaniglia

140 gr burro a temperatura ambiente per sfogliare

Unire le uova, lo zucchero, la farina, il sale, la vaniglia. L
avoriamo bene l'impasto fino a che non sarà ben amalgamato. Io ho usato il gancio del KA e ci ho anche messo un sacco di tempo, giuro che ho temuto di fondere il motore. Ad un certo punto mi sono rassegnata, non incorda benissimo, ma poi ho letto anche da cavoletto che anche nel suo caso non era un impasto liscio. Mettere in una ciotola unta di burro e  lasciar lievitare coperto circa 1 ora, 1 ora e mezza fino al raddoppio. Dopo questo tempo riporre in frigo per 30'-40' (viste le temperature esterne io l'ho messo sul balcone) poi posarlo sulla spianatoia e lavorarlo un po' tirando la pasta in un quadratone. Mettere in mezzo il burro ammorbidito, richiudere a busta per racchiudere il burro e spianare delicatamente col mattarello fino ad ottenere una lunga striscia da ripiegare in tre come la pasta sfoglia. Lasciare in frigo a riposare per una ventina di minuti (questo tempo non è vincolante: se si vuole si può lasciare anche di più).
Ripetere l'operazione per altre due volte, facendo ogni volta riposare l'impasto in frigo per venti minuti.
A questo punto io ho tagliato l'impasto a metà, se voi avete uno stampo da pandoro normale non occorre. Con le mani unte di burro a formare una palla facendola ruotare sulla spianatoia e rigirando i bordi verso una parte in modo da "chiuderla" e mettere questa palla (con la parte liscia verso il fondo dello stampo) nello stampo da pandoro ben imburrato.
Far lievitare in luogo tiepido fino a che la pasta non arriva al bordo dello stampo (io ci ho messo tutta la notte, per quello dicevo che occorre organizzarsi per bene).
Infornare a 170° per 10' e poi a 160° per altri 10'.
Servire spolverizzato di zucchero a velo.

Sentirsi degli eroi.

10 commenti:

Duck ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 13:43

"Oooohhhhh Lise, come sei stata bravaaaaaa!"
Brava davvero, ed eroica, non c'è dubbio.
Non so se mi verrà mai il coraggio di cimentarmi, benché abbia una smodata e colpevole passione per il pandoro.
Nel frattempo, posso sempre sperare che qualcuna delle mie amiche si faccia venire l'ispirazione e lo faccia al posto mio.
Saluti!

Gabri ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 14:25

..."ohhhhhhh, che beeeello!!!!"
ahahahah!!! No, a parte gli scherzi, è davvero un pandoro bellissimo...io ci ho provato un paio di volte, l'anno scorso (credo fosse la stessa ricetta delle Simili), ma ho capito che senza un'impastatrice è una follia!
Comunque, al di là della pigrizia: complimenti!! ;D

Sick Girl ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 14:33

eroica davvero!!! :-)
sono tre anni che ho comprato lo stampo della colomba e non ho mai avuto il coraggio di cimentarmi.
massimo rispetto :)

Erica Ferreri ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 14:52

bèh bravissima sul serio con una preparazione così!
E poi è stupendo.. le Simili sono sempre una garanzia... ^_^

lise.charmel ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 15:05

ah, come sono soddisfatta delle mie lettrici! :)
grazie per l'entusiasmo anche fuori stagione.
duck, anche a me il pandoro piace un sacco, ma quello fatto in casa sa più di briosciona (e infatti è piaciuto anche a chi non ama il pandoro in genere)
gabri, è vero, senza impastatrice dev'essere una gran faticaccia, io senza non faccio più nulla
sick: io pure ho lo stampo della colomba e... sta lì. io affermo che la colomba non mi piace (firulà) :)
erica, grazie. w le simili, davvero, amo quel libro

Saretta ha detto...
20 gennaio 2011 alle ore 15:19

Caaaavolo che bellezza!!!Ammirazione massimaaaaaaaaaaaaaaa ;)
Besos

salvosistemista ha detto...
21 gennaio 2011 alle ore 13:26

io vorrei abbracciarlo tutto...

MilenaSt ha detto...
21 gennaio 2011 alle ore 18:43

Salvo la ricetta per l'anno prossimo: mi piacerebbe provarci :D

Anonimo ha detto...
25 gennaio 2011 alle ore 11:07

Ciao! siamo sempre quelle di Metti un finocchio a cena! (Gaia stavolta lavora dietro le quinte)
Scusa tantissimo l’effetto “spam”, ma abbiamo pochissimo tempo per avvisare tutti! Dopo il successo della precedente contro l’omofobia, decolla una nuova iniziativa food-bloggers contro l’atteggiamento indegno del Governo nei confronti delle donne. Qui trovi tutte le info. Vieni a leggere, grazie!
http://merendasinoira.wordpress.com/2011/01/24/entro-il-6-febbraio-liberiamoci-del-maiale/
http://kemikonti.blogspot.com/2011/01/nuovo-post.html

lise.charmel ha detto...
25 gennaio 2011 alle ore 11:31

saraaaaa grazieeee
salvo, ma non ce n'è più :)
milen@, tu sei bravissima, vedrai che non avrai problemi a farlo
merenda, grazie per l'invito, cerco subito di caricare il banner