Sono stata a Parigi e posso provarlo

Sì, ho passato quattro giorni a Parigi, a trovare metroicon, l'altro cuoco del bistrot. Quattro giorni sotto la pioggia, in coda ai musei, in giro per negozi, un mal di piedi assurdo, vino, formaggi, un sacco di risate.
Negli occhi restano le meravigliose mise YSL viste al Petit Palais, il Rothko di recente acquisizione, i Picasso e i Pollock del Pompidou, con la sua spettacolare vista dal tetto, con Montmartre che pareva un pezzo di paradiso uscito dal grigio, gli splendori di certi palazzi.
E. Il genio di Tinguely, doveva essere un uomo spassosissimo, io lo adoro.
fontana tinguely
Il fascino di certi negozi, che ho scarpinato per ore per vedere una vetrina.
una questione di priorità
Ma è qui che ho speso un sacco di soldi. Peccato solo che una befana al controllo bagagli mi abbia sequestrato una meravigliosa confettura di fragole e pistacchi. Che tristezza infinita, già sognavo crostate stupefacenti e invece niente. Meno male che almeno mi ha lasciato i macaron.
il nome del padre
Come ci si consola al rientro, dovendo per di più affrontare le preverifiche ISO interne?
Io, al solito, ho preparato un cake. Un cake al caffè corretto, ispirato dall'ispiratrice di noi tutti, rivisto e corretto (ahahaha, che spiritosona), con gli ingredienti che avevo in casa.
cake al caffè corretto
Ingredienti
150 gr di zucchero
3 uova
150 gr di farina
1 tazzina abbondante di espresso
1 bicchierino di rum (o di grappa, ma io preferisco il rum)
200 ml di panna liquida
2 cucchiai di olio di riso
1 cucchiaino di cacao
i semini di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale

Sbattere a lungo le uova con lo zucchero finché non diventano chiare e spumose. Aggiungere la panna e l'olio e mescolare nuovamente. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, la vaniglia e il sale e amalgamare bene. Dividere il composto a metà. Aggiungere a una delle due metà il rum, all'altra il caffè e il cacao (serve soprattutto a dare colore). Versare i due composti in uno stampo da cake imburrato e mescolarli un po' per formare la marmorizzazione (che come vedete dalla foto non è che mi sia riuscita alla perfezione) e cuocere per 40/45 minuti in forno caldo a 180°C.

7 commenti:

Marzia Allietta (MAllie) ha detto...
4 giugno 2010 alle ore 17:46

...che occhioni sgranati che mi hai fatto venireeeee :):) forse forse forse a settembre sarò a parigi...se becco la befana del controllo bagagli le dò due calci negli stinchi e le faccio confessare dove ha nascosto la marmellata!anche se secondo me l'ha sbafata per bene...mi trovi totalmente d'accordo sul cake, una consolazione goduriosissima ;) un abbracio

Valeria ha detto...
4 giugno 2010 alle ore 22:15

ottimo modo per consolarsi.. dev'essere molto buono questo cake!

Stefania Oliveri ha detto...
6 giugno 2010 alle ore 18:07

Nooooooooooooooo, la marmellata buttata noooooooooooooooo! Da pestare sotto i piedi quella lì!
Baci e hai tutta la mia comprensione!

Acquolina ha detto...
7 giugno 2010 alle ore 15:16

spero che almeno con tutte le bontà sequestrate all'aeroporto facciano una lotteria tra i dipendenti, che se le goda qualcuno! che peccato! ma Parigi che bella...sospiro...

gemmanais ha detto...
8 giugno 2010 alle ore 12:04

una sola parola:
louboutin!

Serena ha detto...
8 giugno 2010 alle ore 14:14

E perché mai al controllo bagagli sequestrano le marmellate???

lise.charmel ha detto...
8 giugno 2010 alle ore 16:29

grazie a tutte per la solidarietà
onestamente spero anch'io che almeno se la mangi qualcuno, sarebbe un peccato buttarla
onde: boh, avrei forse potuto organizzare un attentato con la preziosa marmellata? °__°
insomma, è vero che non si dovrebbe portare del cibo a bordo, tranne quello per i neonati, ma i macaron almeno me li ha lasciati...
conigli: ah sì, tu hai il senso delle priorità (rido moltissimo)