La felicità è servita

E' un periodo questo che torno a casa dal lavoro sempre arrabbiata, sempre nervosa, sempre in ansia. Mi sento strattonata da tutti, tutti vogliono essere priorità uno, io sono una a seguire mille progetti, ho il timore di non farcela, la notte dormo male e ho incubi terribili con grossi spargimenti di sangue.
Tra le cose che riescono a calmarmi di solito c'è fare una torta.
Dico la verità, era un po' che avevo la fissa del cake bollito di Trish Deseine, visto sia da cavoletto che da ciliegina sulla torta. Una ricetta facilissima che prometteva delizie.
Come al solito però la mia dispensa è sempre sguarnita, anche degli ingredienti più banali, tipo che ogni volta che vado a fare la spesa mi scordo di comprare l'uvetta (per non parlare del mix delle 4 spezie), però avevo i fichi secchi che ha usato anche ciliegina, così l'ho rifatta secondo le mie varianti.
cake_bollito_interno
Ingredienti
250 g di latte (la ricetta originale è con l'acqua, ma io avevo del latte prossimo alla scadenza, così ci ho messo quello)
150 g di fichi secchi tagliati a fettine
200 g di zucchero (la ricetta di Trish Deseine suggerisce il cassonade, io naturalmente non ce l'ho)
110 g di burro
1 cucchiaino di cannella, ½ di zenzero, 1 punta di noce moscata (nella ricetta originale c'erano anche i chiodi di garofano in polvere, io li avevo solo interi e ho temuto che a metterli dentro poi mi sarei dimenticata di toglierli, quindi li ho omessi)
1 pizzico di sale
1 uovo
250 g di farina 00
1/2 bustina di lievito

Versare in un pentolino tutti gli ingredienti tranne la farina, il lievito e l'uovo; mettere su fuoco piuttosto dolce, portare ad ebollizione e lasciar sobbollire per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Togliere dal fuogo e aggiungere l’uovo leggermente sbattuto e la farina setacciata con il lievito, mescolare il tutto e versare in uno stampo da cake in silicone. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 50 minuti (fare la prova stecchino).
Note: se avessi avuto in casa delle noci ce le avrei sbriciolate dentro prima di mettere l'impasto in forno, secondo me sarebbero state una delizia.

Ecco, dopo aver preparato questo dolce (di cui anche l'impasto era buonissimo, sapeva di miele) gran parte dell'arrabbiatura di ieri mi era passata, la felicità cuoceva nel forno profumando tutta la casa e aiutandomi ad addormentarmi senza fatica e senza fare brutti sogni. E per di più stamattina avevo una torta deliziosa per la colazione!

8 commenti:

Mirtilla ha detto...
19 marzo 2009 alle ore 10:33

meno male che questo periodaccio e'passato allora ;)

lise.charmel ha detto...
19 marzo 2009 alle ore 10:49

il periodaccio no, ma almeno la serata ha virato in positivo! :)

Unknown ha detto...
19 marzo 2009 alle ore 13:36
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...
19 marzo 2009 alle ore 13:37

Meno male che i dolci servono anche a coccolarsi nei periodi no!Fantastico l'accoppiamento degli ingredienti,sai che bel profumo emana durante la cottura....ummmmmm

Lo ha detto...
19 marzo 2009 alle ore 13:43

meravigliosa e particolare torta...e poi sicurametne terapeutica se ti fa dimenticare il nero...ora respira piano e vedi che fai tutto, un abbraccio

lise.charmel ha detto...
20 marzo 2009 alle ore 18:36

sìsì, evviva i dolci! :)

Giovanna ha detto...
21 marzo 2009 alle ore 15:56

Ciao che bel dolcetto! Ho letto che hai seguito un corso di Csaba dalla Zorza, anch'io ne ho seguito uno e mi è piaciuto moltissimo! Buon week end Giovanna